“Non lasciarti imprigionare da nessun affetto. Preserva la tua solitudine. Il giorno, se mai verrà, in cui ti fosse dato un vero affetto, non ci sarebbe opposizione fra la solitudine intima e l’amicizia; anzi tu potrai riconoscerla proprio a quel segno infallibile. Gli altri affetti debbono essere severamente disciplinati”la solitudine che si confonde con l’esperienza radicale e inestinguibile dell’amicizia, e che ci assedia con i suoi inesausti orizzonti di senso e con le sue nostalgie laceranti di silenzio. Questa solitudine non può non essere custodita negli abissi del nostro cuore come una esperienza che oltrepassa anche la ragione d’essere dei nostri affetti dei quali rischiamo, ogni volta, di rimanere prigionieri. Solo l’amicizia, considerata da Simone Weil come il modo di essere fondamentale della vita, si può confrontare con la grande solitudine interiore.
Simone weil
Eugenio Borgna La solitudine dell'anima
di Eugenio Borgna vedi anche gli estratti dei libri:
La fragilità che è in noi
Parlarsi
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