e la prima risposta che si è materializzata nella mia testa è stata la seguente: posso finalmente scoparmi Alessandra. Lei ne avrebbe voglia, ma ha sempre detto che è amica di Teresa e quindi non si può. Una volta ci siamo baciati, su questo letto, quando non c’era nessuno e credevo che avremmo scopato. Mi ha ficcato in gola una lingua lunga e grossa – che non sembrava cosí lunga e grossa quando la teneva dentro la bocca – e l’ha agitata con frenesia spingendo con le labbra fino a soffocarmi quasi, tanto che io la allontanavo con delicatezza come per volerla guardare negli occhi, ma era solo per avere il tempo di prendere ossigeno. Quando ho cominciato a sbottonarle la camicetta mi ha detto, senza fermarmi e senza smettere di baciarmi ogni tanto, che aveva una grande voglia di fare l’amore con me, che ci pensava da non sai quanto – anche io, dicevo io – ma non poteva, non ce la faceva, si sentiva in colpa. Teresa era la sua migliore amica. Era davvero impossibile. Era cosí sincera, che smisi di sbottonarle la camicetta.
Michele piccolo
Michele piccolo
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