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L’incrollabile padronanza di sé che Julia dimostrava con i figli era cresciuta fino a sembrare onnipazienza, mentre la sua capacità di esprimere pulsioni con suo marito si era ridotta agli sms con la poesia del giorno. L’abilità con cui Jacob toglieva il reggiseno a Julia senza mani era stata rimpiazzata dalla straordinaria e deprimente abilità nel montare il box dei bambini mentre lo portava su per le scale.
Julia sapeva tagliare le unghie di un neonato con i denti [...] ma aveva dimenticato come toccare suo marito. Jacob insegnava ai bambini la differenza tra altro e altrui, ma non sapeva più come parlare a sua moglie.
[...]
e tra loro si era innescato un ciclo distruttivo: con l’incapacità di Julia di esprimere pulsioni, Jacob era diventato sempre meno sicuro di essere desiderato e sempre più timoroso di rischiare il ridicolo, e così la distanza tra la mano di Julia e il corpo di Jacob era ulteriormente aumentata, senza che Jacob avesse parole per definirla. Il desiderio era diventato una minaccia – un nemico – nella loro vita domestica.
Jonathan Safran Foer

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