

Ma Jean-Baptiste Pontalis, psicoanalista francese a noi contemporaneo, scrive che la portata della nostalgia è ben più ampia e complessa:
Non è il passato che il nostalgico idealizza, non è al presente che volta le spalle, ma a ciò che muore. Il suo augurio: poter trovare ovunque – che egli cambi continente, città, mestiere, amore – il proprio paese natale, quello dove la vita nasce, rinasce. Il desiderio che la nostalgia reca in sé non è tanto il desiderio di un’eternità immobile ma di nascite sempre nuove. Allora il tempo che passa e distrugge cerca di mutarsi nella figura ideale di un luogo che resta. Il paese natale è una delle metafore della vita.
Chiara Mirabelli
Nostalgie, sguardi sul dolore del ritorno
Nessun commento:
Posta un commento
commenta questo post