
Amiamo con un cervello da bambino

il primo segnale che avrei potuto amarla è stato sempre di non poter pensare, vedendola, "che grande scopata!" Anche se lo era davvero. I maschi hanno il cervello impregnato di ormoni. Nemmeno il più raffinato intellettuale è diverso, finanche lui, a qualunque età, s'immagina come lo farebbe con la ragazza annoiata, sconosciuta, che gli sta vicino.
Quando però conosci la donna più straordinaria al mondo, che è colei che sai di poter amare, il segno è, deve essere, che né le cosce, né il balconcino contano più, come se gli ormoni del sesso e dell'aggressività si ritirassero dal tuo cervello tumefatto e lo lasciassero innocente come quello di un bambino e traslucido come corna di lumaca.
Facciamo sesso con un cervello da maschio, ma amiamo con quello da bambino, ingenuo, sottomesso, bramoso di dare e di ricevere affetto. Le donne meravigliose della mia vita, tutte quelle che ho amato veramente e che hanno risposto con amore al mio amore, sono state in qualche modo incorporee, sono state gioia pura, nevrosi pura, esperienza pura. La sensualità, portata talvolta fino all'estremo, non è stata che un ingrediente in un'avventura complessa ed estenuante della mente.
Per me non esiste, dunque, "la più straordinaria" nel senso di 90-60-90, né in quello di bionda, bruna o rossa, alta o minuta, poetessa o bottegaia. La più straordinaria è quella con la quale ho potuto avere un figlio virtuale chiamato "la nostra coppia", "il nostro amore".
Mircea Cartarescu

[Amiamo con un cervello da bambino]
Nessun commento:
Posta un commento
commenta questo post