Wislawa Szymborska
Così è per “anima”, espressione bizzarra.
Per ora ho stabilito che è una specie di nebbia,
più duratura, pare, degli esseri mortali.
Ma l'impiccio maggiore è la parola “sono”.
LE CONFESSIONI DELLA MACCHINA CHE SA LEGGERE
Io, Numero Tre Più Quattro Fratto Sette, sono noto per vaste competenze linguistiche. Ho decifrato mille e mille lingue che uomini estinti hanno adottato nella loro storia. Tutto quanto hanno scritto con i loro segni, sebbene ormai schiacciato da strati di catastrofi, lo estraggo e riproduco nella forma primaria. Non per vantarmi - leggo anche la lava e sfoglio la cenere. Illustro sullo schermo ogni cosa menzionata, quando fu realizzata, di cos'è fatta e a quale scopo. È se prendo lo slancio controllo alcune lettere e correggo gli errori di ortografia. Lo ammetto: alcuni termini mi creano problemi. Non so ancora, ad esempio, spiegare esattamente gli stati definiti “sentimenti”. Così è per “anima”, espressione bizzarra. Per ora ho stabilito che è una specie di nebbia, più duratura, pare, degli esseri mortali. Ma l'impiccio maggiore è la parola “sono”. Sembra essere un'attività più che banale, svolta universalmente, ma non collegialmente, nel pre-tempo presente, nel modo imperfettivo, anche se, com'è noto, perfetto ormai da tempo. Ma questa può bastare come definizione? Disturbi sulla linea, brusio e stridor di viti. Il tasto della Centrale non luccica ma fuma. Mi sa che chiedo un aiuto fraterno al compare Due Quinti di Zero Barra Un Mezzo È un matto, a dire il vero, però ha idee eccellenti.Wislawa Szymborska
You might also like:
Nessun commento:
Posta un commento
commenta questo post