giovedì 31 gennaio 2019

Ad ogni passo lui sentiva qualcosa sciogliersi


Alessandro Rebecchi



Ad ogni passo lui sentiva qualcosa sciogliersi, come se vuotasse per la via, a poco a poco, un grosso sacco pieno di pesi inutili. Lei sacchi non ne aveva, o così sembrava. Avevano parlato di loro, cercando di analizzare cosa gli stava succedendo, cos’era quella febbre, quell’agitazione.
«Voglia», aveva detto lui.
«Ah, ma non solo».
«Allora non lo so».
«Tu non sai mai niente e poi viene fuori che sai tutto... sono solo attimi, sprazzi, Umberto, un giorno te li ricorderai confusi, vaghi, qualcosa di bello che non saprai dire cos’era».
«Non lo so nemmeno ora».
«Oh, sì che lo sai, sono attimi d’oro con cui ti farai una corona da re».
Tornati in albergo lui le aveva parlato a lungo, in un sussurro, appoggiandole le labbra a un orecchio, dopo averla spogliata piano, pianissimo, come se fosse un cristallo che poteva scheggiarsi da un momento all’altro. Lei poi era diventata violenta, frenetica, il suo piacere glielo aveva quasi urlato. Erano stanchi, svuotati.



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