John Edward Williams
Una volta adulto, gli capitava di pensare a quei due anni come a un periodo irreale, appartenuto a qualcun altro, che non era trascorso secondo i ritmi regolari cui era abituato, ma per sussulti e strappi. Ogni momento era giustapposto all’altro eppure isolato dal resto, e gli sembrava di essere fuori dal tempo e di vederselo scorrere davanti come un grande diorama deformato.
Acquistò una consapevolezza di sé che non aveva mai avuto prima. A volte si osservava allo specchio, contemplava il suo viso lungo e la criniera di capelli crespi, si sfiorava gli zigomi aguzzi; si guardava i polsi, che sporgevano di vari centimetri dalle maniche della giacca, e si chiedeva se anche gli altri lo trovavano tanto ridicolo.
Stoner - John Edward Williams
specchio
- nessuno sguardo illumina o svela soltanto,
- Una modalità inversa a quella dei vampiri
- Che tortura gli specchi
- Il nostro falso specchio
- il nostro volto appare diverso dall’immagine interiore che abbiamo di noi
- Gli specchi trappole
- Quella che vedo allo specchio è soltanto una rifrazione
- sei sempre stata il mio specchio
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