Robert Frost
Ancora un poco, un poco solo ancora, vedrete:
non c’è dal pianto al bacio che un brivido.
non c’è dal pianto al bacio che un brivido.
Luoghi deserti
Fitte cadere notte e neve, oh, fitte
In un campo ho guardato passando oltre
E il suolo quasi uniforme sotto la coltre
Più non mostra che fili d’erba e stoppie.
I boschi intorno sono padroni del campo.
Ogni animale soffoca nella tana.
Io non conto, perché la mia mente è lontana:
La solitudine in sé inavvertito mi chiude.
E, solitaria com’è, la solitudine
Ancor più solitaria, anzi che meno, sarà
– Un candore più vacuo di neve ottenebrata
Senza espressione, senza nulla da esprimere.
Non mi fanno paura coi loro spazi aperti
E vuoti fra le stelle dove non è stirpe umana,
Quando io posso da me così vicino a casa
Far paura a me stesso con i miei luoghi deserti.
Robert Frost
In un campo ho guardato passando oltre
E il suolo quasi uniforme sotto la coltre
Più non mostra che fili d’erba e stoppie.
I boschi intorno sono padroni del campo.
Ogni animale soffoca nella tana.
Io non conto, perché la mia mente è lontana:
La solitudine in sé inavvertito mi chiude.
E, solitaria com’è, la solitudine
Ancor più solitaria, anzi che meno, sarà
– Un candore più vacuo di neve ottenebrata
Senza espressione, senza nulla da esprimere.
Non mi fanno paura coi loro spazi aperti
E vuoti fra le stelle dove non è stirpe umana,
Quando io posso da me così vicino a casa
Far paura a me stesso con i miei luoghi deserti.
Robert Frost
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