Salutarsi sempre Salutarsi sempre, col sacchetti del pane in mano sull’ultimo gradino di casa, sotto la luce sbieca della metropolitana, tra i colleghi in ufficio. Salutarsi sempre, dita contro dita guancia su guancia o a labbra socchiuse. In stazione imbarazzata lasciare una moneta a chi la chiede, mentre il treno su cui tu sei dame e dalla città operosa ti allontana. Salutarsi sempre, te che sopra ogni altro amo fingendo di ignorare l’addio in agguato in ogni nostro arrivederci. Mariella De Santis
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lunedì 11 gennaio 2016
salutarsi sempre
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