11 Dicembre Poi a letto penso a te, la tua lingua metà oceano, metà cioccolata, alle case dove entri con disinvoltura, ai tuoi capelli di lana d’acciaio, alle tue mani ostinate e come rosicchiamo la barriera perché siamo due. Come vieni e afferri la coppa di sangue, mi ricompatti e bevi la mia acqua salata. Siamo nudi. Ci siamo denudati fino all’osso e insieme nuotando risaliamo il fiume, l’identico fiume chiamato Possesso e si profonda. Nessuno è solo. Anne Sexton
| HOME | poesie | poesie d'amore | poesie erotiche | narrativa | ti voglio bene | letture | lettere | Twitter | Indici temi & autori |
lunedì 4 gennaio 2016
Come vieni e afferri la coppa di sangue, mi ricompatti e bevi la mia acqua salata.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
commenta questo post