Caterina Davinio
viaggio coi desideri in valigie comode
portate da un dio volubile
una miriade di specchi
in cui si frantuma l’anima, quel che ne resta,
senza spessore di chiarità.
portate da un dio volubile
una miriade di specchi
in cui si frantuma l’anima, quel che ne resta,
senza spessore di chiarità.
ACCIDIA
Sul genere di Morte a Venezia
Solo io con sguardo di esteta
sopravvivo alla noia della grazia,
melanconico animale
nella gabbia dorata delle ore,
mi lascio scorrere, scritta nel romanzo;
l’amore si confonde
quando fra tramonto e alba
scorre stellata la notte.
In fondo senza senso vivo bene
viaggio coi desideri in valigie comode
portate da un dio volubile
una miriade di specchi
in cui si frantuma l’anima, quel che ne resta,
senza spessore di chiarità.
Caterina Davinio
Solo io con sguardo di esteta
sopravvivo alla noia della grazia,
melanconico animale
nella gabbia dorata delle ore,
mi lascio scorrere, scritta nel romanzo;
l’amore si confonde
quando fra tramonto e alba
scorre stellata la notte.
In fondo senza senso vivo bene
viaggio coi desideri in valigie comode
portate da un dio volubile
una miriade di specchi
in cui si frantuma l’anima, quel che ne resta,
senza spessore di chiarità.
Caterina Davinio
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