sabato 29 settembre 2018

Il custode dei fantasmi

Mehmet Yashin

La cosa migliore è fare attenzione
alle apprensioni altrui, per quanto bizzarre,
rispettando i bisogni degli altri.
Se vuole procedere per la propria strada
l’uomo deve prendersi buona cura del fantasma
soprattutto del fantasma dell’infanzia.


Il custode dei fantasmi

 
Tutti pensano che ai fantasmi non serva alcun oggetto.
Attraversano i muri fluttuando e basta evocarli
perché si aggirino ondeggiando.
Una volta che ti hanno trovato libero
non se ne andranno nemmeno se li scacci.
La loro stanza da letto è negli angoli più oscuri della memoria
“Essere qui o là”, ti verrebbe da dire
“che differenza farà mai per un fantasma
se traslocando l’ho portato con me?”
Ma i fantasmi non amano i traslochi
e la questione non è semplice quanto si pensi.
Per cominciare, i viaggi provocano in loro attacchi di panico
e hanno i propri traumi, temono l’abbandono,
soffrono di sindrome da separazione e così via.
Un fantasma può metterla così:
“Se anche lui se ne va chi guarderà la mia foto nello specchio,
chi raccoglierà la mia polvere
e il piatto di terracotta che uso di solito
sarà ancora al suo posto al mio ritorno?”.
Richiedono la massima attenzione
i vecchi oggetti non funzionanti
perché appartengono ai fantasmi.
La cosa migliore è fare attenzione
alle apprensioni altrui, per quanto bizzarre,
rispettando i bisogni degli altri.
Se vuole procedere per la propria strada
l’uomo deve prendersi buona cura del fantasma
soprattutto del fantasma dell’infanzia.
 
Mehmet Yashin

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