io dovevo sforzarmi per stare bene nell’intimità con lui,
[...]
A Leopoldo io dicevo quando potevamo vederci e quando no e stabilivo la durata,
[...]
Leopoldo non seppe mai di Diaz–Varela, nemmeno una parola sulla sua esistenza, non era affar suo, non vi era motivo.
Ci siamo separati rimanendo in buoni rapporti, non gli ho fatto un gran male, ancora mi chiama di tanto in tanto, brevemente, ci annoiamo, dopo le prime frasi non troviamo di che cosa parlare. Soltanto ha visto troncarsi una breve illusione, per forza tenue e un po’ scettica, l’assenza di entusiasmo è indissimulabile e la percepisce anche il più ottimista.
Questo è ciò che credo, di avergli fatto poco male, lui non se n’è accorto.
Javier Marias
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