domenica 23 settembre 2018

L'innamoramento


Gli innamoramenti

Javier Marias








Hai capito che per me i miei desidéri sono al di sopra di ogni considerazione e di ogni freno e di ogni scrupolo. E di ogni lealtà, lo puoi immaginare. Per me è diventato molto chiaro, da qualche tempo, che voglio passare insieme a Luisa quel che resta della mia vita.
 
Ce n’è una sola ed è questa e non si può confidare nella fortuna, che le cose accadano da sole e che si facciano da parte come per incantesimo gli ostacoli e le resistenze. Uno deve mettersi al lavoro.
 
Per me è l’unico modo di riconoscere quel termine che tutti quanti usano con disinvoltura ma che non dovrebbe essere tanto facile visto che non lo conoscono molte lingue, soltanto l’italiano oltre la nostra, che io sappia, certo che io ne so poche… Forse il tedesco, la verità è che lo ignoro: l’innamoramento. Il sostantivo, il concetto; l’aggettivo, lo stato, questo si è più conosciuto, almeno il francese lo ha e l’inglese no, ma si sforza e si avvicina…
 
Ci attirano molto alcune persone, ci divertono, c’incantano, ci ispirano affetto e addirittura ci inteneriscono, o ci piacciono, ci trascinano, riescono anche a renderci pazzi momentaneamente, godiamo del loro corpo o della loro compagnia o di entrambe le cose, come mi succede con te e mi è successo altre volte, poche. Persino, alcune, ci diventano imprescindibili, la forza delle abitudini è immensa e finisce per supplire a quasi tutto, e al limite per sostituirlo.
 
Può sostituire l’amore, ad esempio; ma non l’innamoramento, conviene fare distinzione tra i due, anche se si confondono non sono la stessa cosa… Quel che è molto raro è provare una debolezza, una vera debolezza per qualcuno, o che costui la produca in noi, che ci renda deboli. Questa è la cosa determinante, che ci impedisca di essere oggettivi e ci disarmi in eterno e ci faccia arrendere in tutte le contese,
 
Javier Marias




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