Agostina Spagnuolo
Si sta sul grido del vento
e la prigione del cuore.
e la prigione del cuore.
UNA MASCHERA
È solo una maschera quella
affacciata alla finestra.
Dentro le stanze
nuda
cammina l’esistenza
un fantasma macilento
una fotografia mai stampata
confusa con la chioma della betulla
in lontananza. Stridono parole
nella rete dei silenzi, viaggia verticale
il labirinto.
I pensieri erosi dalla ruggine
della volontà addormentata
rammendano sogni sdruciti
sul telaio di mesti biancospini.
Si sta sul grido del vento
e la prigione del cuore.
Nel chiaroscuro,
è un angelo biondo.
Agostina Spagnuolo
affacciata alla finestra.
Dentro le stanze
nuda
cammina l’esistenza
un fantasma macilento
una fotografia mai stampata
confusa con la chioma della betulla
in lontananza. Stridono parole
nella rete dei silenzi, viaggia verticale
il labirinto.
I pensieri erosi dalla ruggine
della volontà addormentata
rammendano sogni sdruciti
sul telaio di mesti biancospini.
Si sta sul grido del vento
e la prigione del cuore.
Nel chiaroscuro,
è un angelo biondo.
Agostina Spagnuolo
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