AUTUNNO Autunno dalle mani d'oro. Cenere d'oro le tue mani lasciarono cadere per strada. Torni a percorrere i vecchi paesaggi deserti. Cinto il tuo corpo da tutti i venti di tutti i secoli. Autunno dalle mani d'oro: con il canto del mare che rimbomba nel tuo petto infinito, senza spighe né spine che possano ferire il mattino, con l'alba che bagna il suo cielo nei fiori del vino, per dare gioia a colui che sa di vivere sei venuto di nuovo. Con il fumo ed il vento ed il canto e l'onda tremante, nel tuo grande cuore acceso. JOSÉ HIERRO (Otoño, da Quinta del ‘42, 1952 – Traduzione di Oscar Macrì)
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