Ma chissà, può darsi che ogni tanto questa luna soffermi la sua attenzione, come la soffermiamo noi che scriviamo (anche solo memorie private o diari o lettere, senza pretendere che le legga nessuno, o semmai un solo destinatario), sulle persone destinate a concludersi in se stesse, delle quali si vede fin dal principio che non lasceranno traccia né impronta, e che a stento qualcuno ricorderà dopo la loro scomparsa (saranno come la neve che cade e non si posa, come la lucertola che si arrampica su un muro assolato in estate, come le parole scritte in bell’ordine alla lavagna mille anni fa e cancellate al termine della lezione o da chi entrò nell’aula subito dopo).
Quelle di cui i parenti non ricorderanno neppure qualche aneddoto. Probabilmente la sentinella è stanca di assistere con il suo occhio semichiuso a battaglie e tumulti di cui già prevede l’inutilità e la fine, di sentire le grida e di provare imbarazzo per le esibizioni, di assistere alle tragedie cercate e quasi sempre evitabili di gran parte delle creature delle cui vicende ha da tempo immemore il compito di essere muta testimone, imparziale e inutile dal calar del buio e per tutta la notte.
Sí, può darsi che per passare il tempo – per variare il suo tedio, per sottrarsi alla noia che le impongono le monotone masse – fissi la sua attenzione su quegli esseri che sembrano camminare in punta di piedi per il mondo e trovarsi di passaggio per la vita o averla ricevuta solo in prestito, consapevole che alcuni di loro piú che altro tendono a nascondersi e hanno in serbo storie piú curiose o interessanti, piú civili, piú nitide, di quelle dei tanti urlatori ed esibizionisti che invadono e assordano gran parte del globo e lo estenuano con il loro agitarsi
Javier Marias *** Così ha inizio il male
Quelle di cui i parenti non ricorderanno neppure qualche aneddoto. Probabilmente la sentinella è stanca di assistere con il suo occhio semichiuso a battaglie e tumulti di cui già prevede l’inutilità e la fine, di sentire le grida e di provare imbarazzo per le esibizioni, di assistere alle tragedie cercate e quasi sempre evitabili di gran parte delle creature delle cui vicende ha da tempo immemore il compito di essere muta testimone, imparziale e inutile dal calar del buio e per tutta la notte.
Sí, può darsi che per passare il tempo – per variare il suo tedio, per sottrarsi alla noia che le impongono le monotone masse – fissi la sua attenzione su quegli esseri che sembrano camminare in punta di piedi per il mondo e trovarsi di passaggio per la vita o averla ricevuta solo in prestito, consapevole che alcuni di loro piú che altro tendono a nascondersi e hanno in serbo storie piú curiose o interessanti, piú civili, piú nitide, di quelle dei tanti urlatori ed esibizionisti che invadono e assordano gran parte del globo e lo estenuano con il loro agitarsi
Javier Marias *** Così ha inizio il male
s