venerdì 16 ottobre 2015

La capacità di meravigliarsi




La capacità di meravigliarsi

Maria Lampa

Il meravigliarsi, lo sgranare gli occhi, l'accendere l'emotività.....la curiosità...la scoperta è una capacità che ogni uomo ha dentro di sè, nella sua natura umana, una abilità che viene allenata, sviluppata in modo differente, in età diverse.

In questo periodo storico abbiamo la possibilità di guardare molto con i nostri occhi, ma vediamo poco nel senso che per "vedere" oltre la superficie è necessario il coinvolgimento di tutta la persona nella sua totalità di mente, emozioni e fisico; sentiamo con le orecchie tantissimi suoni e rumori ma "ascoltiamo" poco attraverso il nostro essere psico-fisico; siamo bombardati da stimoli esterni che a volte ci scivolano addosso senza riuscire a catturare il nostro mondo interiore per la fretta o per la disattenzione con cui viviamo ciò che ci sta intorno.

La meraviglia è qualcosa che nasce dentro, è una pulsione che si manifesta esternamente attraverso lo sguardo, con occhi che brillano, che si spalancano anche di fronte a cose conosciute, ripeture più volte facendocele vedere e vivere come inedite, perchè in realtà è così, nel senso che ogni momento della nostra esistenza è irripetibile ed unico.

Io non penso che stia scomparendo la capacità di meraviglarci, ma credo ci si debba rendere conto che ci meravigliamo meno ed è interessante e importante recuperare la nostra freschezza, la spontaneità, la semplicità, la vitalità nell'osservare ogni cosa come se la vedessimo per la prima volta.

Spesso è necessario un imput violento, c'è bisogno di una dose di intensità elevatissima per catturare la nostra attenzione, per sfondare la nostra "crosta esterna", il nostro involucro di protezione, lo spessore che abbiamo messo introno alla nostra emotività e sensibilità.

Alcune notizie di avvenimenti tragici e atroci che sentiamo al TG di mezzogiorno riescono a toccarci anche profondamente violentando la nostra sensibilità emotiva e razionale, ma quando le riascoltiamo la sera ci sfiorano a malapena, non ci meravigliano più e il nostro sdegno è affievolito.La notizia del giorno, per la sera non fa più notizia... o la fa molto, molto meno.

La meraviglia non si accende quando ascoltiamo con superficialità, mentre più facilmente diventiamo attivi e attenti nel momento in cui ci propinano una nuova informazione con toni accesi, perchè in effetti ci penetrano più facilmente le liti, gli insulti, le pubblicità appariscenti, piuttosto che notizie positive, immagini di bontà, discussioni rispettose e toni pacati nelle interviste.

Rischiamo così di cibarci, di riempirci di cose negative e forti fino a perdere l'abilità di essere attenti alle piccole cose, ai colori tenui e delicati.

Bello è invece meravigliarci di ogni piccola cosa, bella o brutta che sia: l'importante è riattivare la capacità che è dentro di noi e per questo l'insegnamento più grande lo riceviamo dai bambini.

La meraviglia dei bambini davanti ad ogni oggetto, scena di vita, alla natura, alle persone, agli animali, nasce dalla mancanza di pre-giudizio.

Loro vivono ogni cosa come inedita, anche lo stesso gioco ripetuto per loro è ogni volta nuovo perchè ci associano pensieri e fantasie diverse e inventano continuamente modi differenti di usare lo stesso giocattolo.

La meraviglia alimenta la spontaneità, stimola pensieri sempre nuovi, rinforza la fantasia e i sogni, azzera le paure aumentando la voglia di fare e ci fa sentire maggiormente Vivi.

Ci spinge ad osare maggiormente sia nella ricerca della novità, sia nel fare cose mai fatte prima, è vivacità che non conosce aspettative perchè riconosce ogni cosa nuova senza averla immaginata prima.

La meraviglia affonda le radici nella parte più intima e sensibile della nostra personalità, pertanto sono convinta che sia necessario sciogliere le incrostazioni emotive, le scorze difensive, le corazze che ci siamo costruiti nel tempo per difesa, per incapacità o per protezione dovute a esperienze tristi, dolorose che ci hanno ferito per svariati motivi e tornare ad attingere al nostro nucleo centrale dove vive il Bambino che siamo stati e che sta aspettando di esprimersi ancora con la sua spontaneità.

La sensibilità, la freschezza non è sparita.... magari è solo sepolta, accantonata in attesa di essere ripescata, rivalutata e riconosciuta come preziosa abilità per godere appieno la vita stessa.

Proust diceva che : "Il vero viaggio di scoperta non è nel conoscere nuove terre, ma nel guardare con nuovi occhi":

In questa massima è sintetizzato tutto ciò che dovremmo saper fare.

Siamo troppo irrigiditi nei nostri schemi di quotidianità, automatizzati nella sequenza delle azioni che giornalmente compiamo: gli stessi orari, le stesse persone, i medesimi gesti, i saluti sempre uguali, stessa strada, solito posto a tavola, i discorsi affrontati e le battute ripetute all'infinito...

Guardare con nuovi occhi significa modificare la sequenza dei gesti al mattino quando ci alziamo, vuol dire percorrere un'altra strada per andare al lavoro, provare a cambiar posto a tavola, proporre frasi e argomenti differenti ogni volta che ci troviamo a conversare, alternare il nostro modo standard di dire "Buongiorno" con un augurio diverso e stare attenti a ciò che ci accade intorno considerando ogni piccola cosa una preziosa opportunità di cambiamento.

La cosa più importante è spogliarci dei pre-giudizi che ci fanno valutare le cose prima di averle vissute e ci impediscono di osservarne il reale valore che spesso si manifesta in modo differente da quello immaginato.

E' proficuo eliminare le aspettative ed essere aperti ad ogni cosa che si presenta disposti ad imparare dalle novità.

Molto interessante e utile è osservare le cose e le situazioni da angolazioni diverse, da punti di vista differenti, tanto da trasformare ogni gesto ordinario in qualcosa di straordinario che suscita interesse.

La cosa più bella è riuscire a meravigliarci davanti a gesti consueti, ascoltare le nostre emozioni e le passioni interiori e i desideri che fanno capolino ed hanno voglia di esprimersi.

Meravigliarsi nell'osservare lo stesso panorama di tutti i giorni e accorgersi dei piccoli cambiamenti, guardare la stessa persona e scorgere una luce diversa negli occhi, captare le emozioni e i pensieri del proprio figlio, avvertire la diversa intensità di una stretta di mano e godere della sensazione che ne deriva... tutto questo dipende dalla nostra capacità di meravigliarci e di vivere ogni attimo in maniera inedita, come realmente la vita ci offre.

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