giovedì 25 febbraio 2016

Ho tanto sognato di te



Ho tanto sognato di te Ho tanto sognato di te che tu perdi la tua realtà. C’è ancora tempo per raggiungere questo corpo vivo e baciare su questa bocca la nascita della voce che mi è cara? Ho tanto sognato di te che le mie braccia abituate, nello stringere la tua ombra a incrociarsi sul mio petto, forse neppure si piegherebbero al contorno del tuo corpo. E che, davanti all’apparenza reale di ciò che mi assilla e mi governa da giorni e anni, diverrei un’ombra senza dubbio. Oh altalene sentimentali! Ho tanto sognato di te che non è più il momento di svegliarmi, senza dubbio. Dormo in piedi, il corpo esposto a tutte le apparenze della vita e dell’amore e di te, la sola che conti oggi per me, mi sarebbe più difficile toccare le tue labbra e la tua fronte che le labbra e la fronte del primo venuto. Ho tanto sognato di te, tanto camminato, parlato, dormito con il tuo fantasma che non mi resta altro forse, e tuttavia, che essere fantasma tra i fantasmi e cento volte più ombra dell’ombra che passeggia e passeggerà allegramente sul quadrante solare della tua vita. ROBERT DESNOS

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