– Vendicarmi? No, non è esatto, – disse Kafuku. – Ma non riuscivo a dimenticare. Mi sforzavo, mi sforzavo davvero, di non pensarci piú. Non serviva a nulla! Vedevo sempre mia moglie nelle braccia di lui. Una visione che tornava di continuo, come un fantasma che non trova pace e resta attaccato a un angolo del soffitto, a controllare quello che succede in basso… Dopo che mia moglie è morta, mi dicevo che col tempo questa sensazione mi avrebbe finalmente abbandonato. Invece no, era sempre presente. Anzi, era piú forte e vivida di prima. Avevo bisogno di liberarmene. E a questo scopo dovevo sciogliere qualcosa dentro di me, qualcosa che somigliava tanto alla collera.
[...]
– Non saprei spiegarle il perché, ma tutto a un tratto quella storia perse importanza. Come se una maledizione si fosse sciolta, – disse. – Non provavo piú collera. O forse non si trattava veramente di collera, ma di qualcos’altro.
[...]
– Però non ha mai capito perché sua moglie abbia fatto sesso con quell’uomo, e perché proprio con lui.
– No, non l’ho capito. È un dubbio che mi porto ancora dentro. Era un uomo simpatico, e anche franco. E amava davvero mia moglie. Non se l’era portata a letto solo per divertirsi. La sua morte gli ha causato uno shock profondo. E il rifiuto di lei di farlo entrare nella stanza, quando era andato all’ospedale per vederla un’ultima volta, lo faceva ancora soffrire. Non potevo impedirmi di pensare che fosse una cara persona, tanto che avrei anche potuto essergli davvero amico.
[...]
– Però, a dire il vero, non era un individuo di grande valore. Probabilmente aveva un buon carattere. Era un bell’uomo e aveva un sorriso affascinante. E perlomeno non era un superficiale. Ma non era il genere di persona che infonde rispetto. Era sincero, ma mancava di spessore. Aveva molte debolezze, e come attore non valeva granché. Mia moglie al contrario era una donna forte, e di grande profondità spirituale. Poteva passare molto del suo tempo a riflettere. Allora perché si è innamorata di quell’uomo da poco, perché è finita nelle sue braccia? Questa domanda mi tormenta ancora adesso, è una spina nel fianco.
Murakami Haruchi Uomini senza donne
[...]
– Non saprei spiegarle il perché, ma tutto a un tratto quella storia perse importanza. Come se una maledizione si fosse sciolta, – disse. – Non provavo piú collera. O forse non si trattava veramente di collera, ma di qualcos’altro.
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– Però non ha mai capito perché sua moglie abbia fatto sesso con quell’uomo, e perché proprio con lui.
– No, non l’ho capito. È un dubbio che mi porto ancora dentro. Era un uomo simpatico, e anche franco. E amava davvero mia moglie. Non se l’era portata a letto solo per divertirsi. La sua morte gli ha causato uno shock profondo. E il rifiuto di lei di farlo entrare nella stanza, quando era andato all’ospedale per vederla un’ultima volta, lo faceva ancora soffrire. Non potevo impedirmi di pensare che fosse una cara persona, tanto che avrei anche potuto essergli davvero amico.
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– Però, a dire il vero, non era un individuo di grande valore. Probabilmente aveva un buon carattere. Era un bell’uomo e aveva un sorriso affascinante. E perlomeno non era un superficiale. Ma non era il genere di persona che infonde rispetto. Era sincero, ma mancava di spessore. Aveva molte debolezze, e come attore non valeva granché. Mia moglie al contrario era una donna forte, e di grande profondità spirituale. Poteva passare molto del suo tempo a riflettere. Allora perché si è innamorata di quell’uomo da poco, perché è finita nelle sue braccia? Questa domanda mi tormenta ancora adesso, è una spina nel fianco.
Murakami Haruchi Uomini senza donne
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