Le donne di Murakami – bellissime alcune, sgorbie altre – lasciano una scia indelebile, mordono il cuore, mandano un’eco tremenda. Non sono solo un ricordo, quando non ci sono più, ma il ricordo immobile. Sono come i giri d’acqua in uno specchio lacustre bucato dal sasso. Ma emettono il loro dolce sisma all’infinito. Non smettono di dire quello che hanno da dire, mai.
Ci sono uomini senza donne perché quelle che hanno le lasciano andare. Non si sa bene come ciò avvenga. Per distrazione forse, per troppo affetto, o per imperizia nell’esistere e nell’amare nel modo giusto. Ma chi ne è capace?
Le donne forse. Solo loro lo sanno, come fare.
Giacomo Verri
Le donne di Murakami sono il nostro altrove
recensione di Uomini senza donne di Murakami Haruki (Einaudi, pp. 222, euro 19)
Ci sono uomini senza donne perché quelle che hanno le lasciano andare. Non si sa bene come ciò avvenga. Per distrazione forse, per troppo affetto, o per imperizia nell’esistere e nell’amare nel modo giusto. Ma chi ne è capace?
Le donne forse. Solo loro lo sanno, come fare.
Giacomo Verri
Le donne di Murakami sono il nostro altrove
recensione di Uomini senza donne di Murakami Haruki (Einaudi, pp. 222, euro 19)
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