La conosco questa serie infinita di tentativi falliti di familiarizzare con la paura nella speranza di superarla. Come stringere un’amicizia per poterla tradire. Una terapia d’urto che ti autoimponi quando arrivi a pensare – sbagliando – che se non ti metti in gioco fino in fondo, correndo il rischio di farti male sul serio, non ne verrai fuori mai piú.
So di cosa si tratta. Cosí come so che è solo una perdita di tempo. Perché col buio non fai pace, e tanto meno lo inganni sperando di trovare il coraggio per piccole accumulazioni.
Li ho fatti anch’io questi esperimenti su me stessa, e ne conosco l’esito. Anch’io, come Nelide, ho tenuto la bocca chiusa, evitando di confidarmi con chi mi stava accanto e chissà, avrebbe potuto anche darmi una mano, se gliel’avessi chiesta.
Per anni mi sono alzata al mattino con una fame d’aria che non sapevo cosa fosse, e di cui non parlavo a nessuno. Per anni ho camminato sui pavimenti contando le piastrelle due alla volta raccontandomi che se avessi rispettato fedelmente la sequenza non mi sarebbe successo niente di male, e che quella sarebbe stata l’ultima volta che l’avrei fatto. Per anni ho ripetuto gesti scaramantici inventati di sana pianta da me stessa di cui mi vergognavo e mi vergogno (fossi almeno andata a pescare nella tradizione: macché, ogni volta inauguravo un rituale piú contorto e faticoso, tutto mio). Per anni sono tornata indietro piú e piú volte per toccare di nuovo una maniglia, un interruttore, una chiave, un oggetto qualsiasi in cui in quel momento caricavo tutte le mie speranze. L’ho fatto finché ho capito che l’unico modo di affrontare le paure sedimentate è soccombere. Che si tengano la vittoria, e ci lascino in pace.
Non mi dispiace che la mia piú cara amica non mi abbia confidato questa vecchia paura che chissà cosa significa e nasconde. Alle delusioni che contano bisogna arrivarci da soli. Penso che tra amiche ci siano cose che non si possono dire. Di piú: all’amicizia rivendico il privilegio di tacere le cose importanti, contando sulla reticenza dell’altro.
Confidarsi costa poco; infatti è una pratica che si svolge normalmente fra conoscenti, addirittura fra estranei. Capire e tacere, questo è difficile. Una vera amica, per me, è quella che sa tenere un segreto che non le hai rivelato.
Diego De Silva Terapia di coppia per amanti pag 122
So di cosa si tratta. Cosí come so che è solo una perdita di tempo. Perché col buio non fai pace, e tanto meno lo inganni sperando di trovare il coraggio per piccole accumulazioni.
Li ho fatti anch’io questi esperimenti su me stessa, e ne conosco l’esito. Anch’io, come Nelide, ho tenuto la bocca chiusa, evitando di confidarmi con chi mi stava accanto e chissà, avrebbe potuto anche darmi una mano, se gliel’avessi chiesta.
Per anni mi sono alzata al mattino con una fame d’aria che non sapevo cosa fosse, e di cui non parlavo a nessuno. Per anni ho camminato sui pavimenti contando le piastrelle due alla volta raccontandomi che se avessi rispettato fedelmente la sequenza non mi sarebbe successo niente di male, e che quella sarebbe stata l’ultima volta che l’avrei fatto. Per anni ho ripetuto gesti scaramantici inventati di sana pianta da me stessa di cui mi vergognavo e mi vergogno (fossi almeno andata a pescare nella tradizione: macché, ogni volta inauguravo un rituale piú contorto e faticoso, tutto mio). Per anni sono tornata indietro piú e piú volte per toccare di nuovo una maniglia, un interruttore, una chiave, un oggetto qualsiasi in cui in quel momento caricavo tutte le mie speranze. L’ho fatto finché ho capito che l’unico modo di affrontare le paure sedimentate è soccombere. Che si tengano la vittoria, e ci lascino in pace.
Non mi dispiace che la mia piú cara amica non mi abbia confidato questa vecchia paura che chissà cosa significa e nasconde. Alle delusioni che contano bisogna arrivarci da soli. Penso che tra amiche ci siano cose che non si possono dire. Di piú: all’amicizia rivendico il privilegio di tacere le cose importanti, contando sulla reticenza dell’altro.
Confidarsi costa poco; infatti è una pratica che si svolge normalmente fra conoscenti, addirittura fra estranei. Capire e tacere, questo è difficile. Una vera amica, per me, è quella che sa tenere un segreto che non le hai rivelato.
Diego De Silva Terapia di coppia per amanti pag 122
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