Richard Ford - Infiniti peccati
Frances era sostanzialmente una persona seria, amante della famiglia, checché stesse facendo con lui durante questa scappatella. Era capace, una donna d’azione, si occupava di tutto e viveva agiatamente. Sennonché, non poteva fare in modo che tutto andasse bene a Ed. Scopare con lui, per esempio: questo non andava. Ma dovevi poter fare delle cose straordinarie: essere sposata e tenere tutto insieme. Anche se ti toccava mentire. Che senso aveva ferire della gente per ragioni che non poteva controllare, e che non potevi controllare neanche tu? Solo perché gli avevi fatto il bagno, non buttavi via il bambino con l’acqua sporca.
[...]
Ogni volta che Howard pensava a Ed, si finiva per arrivare a una specie di confronto immaginario durante il quale lui – Howard – era calmo e padrone di sé, mentre Ed era arrabbiato e confuso. Howard si sarebbe sforzato di essere generoso e cordiale, ma Ed inevitabilmente avrebbe cominciato a essere tagliente e sarcastico. Howard avrebbe cercato di fargli capire che Frances lo amava veramente, ma che il bambino, ogni tanto, bisognava pur lavarlo.
Abisso
Richard Ford
Infiniti peccati [racconti]
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