Mario Meléndez
Portami ovunque, amore
e ovunque conduci le mie dita
come se tu fossi la patria
e io il tuo unico abitante
e ovunque conduci le mie dita
come se tu fossi la patria
e io il tuo unico abitante
Portami
Portami a sud
dei tuoi fianchi
dove l’umidità
avvolge gli alberi
che spuntano dal tuo corpo
Portami nella terra profonda
che si affaccia tra le tue gambe
in quel piccolo nord dei tuoi seni
Portami nel deserto freddo
che minaccia la tua bocca
nell’appartata oasi del tuo ombelico
Portami ad ovest di quei piedi
che furono miei
di quelle mani che rinchiusero
il mare e le montagne
Portami in altri paesi
con il primo bacio
nella regione interminabile
di lingua e fiori
in quel sentiero genitale
in quel fiume di cenere che spargi
Portami ovunque, amore
e ovunque conduci le mie dita
come se tu fossi la patria
e io il tuo unico abitante
Mario Meléndez
dei tuoi fianchi
dove l’umidità
avvolge gli alberi
che spuntano dal tuo corpo
Portami nella terra profonda
che si affaccia tra le tue gambe
in quel piccolo nord dei tuoi seni
Portami nel deserto freddo
che minaccia la tua bocca
nell’appartata oasi del tuo ombelico
Portami ad ovest di quei piedi
che furono miei
di quelle mani che rinchiusero
il mare e le montagne
Portami in altri paesi
con il primo bacio
nella regione interminabile
di lingua e fiori
in quel sentiero genitale
in quel fiume di cenere che spargi
Portami ovunque, amore
e ovunque conduci le mie dita
come se tu fossi la patria
e io il tuo unico abitante
Mario Meléndez
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