domenica 15 aprile 2018

Howard era stato uno sbaglio, per quanto avesse cercato di vederla diversamente, per quanto si fosse sforzata di farlo felice.


Richard Ford - Infiniti peccati

quando inizia il disincanto

Le piaceva moltissimo che la piana desertica coperta di arbusti sembrasse, vista dall’alto, un quadro dipinto con la sabbia come avrebbe potuto farlo un indiano: tanti rossi e rosa e blu e neri, a strati, che non avresti mai visto quando eri laggiù.

Ecco la lezione della vita all’aria aperta, pensò: quanto di ciò che esisteva veramente fosse nascosto nelle cose che vedevi; e che di tutte le cose delle quali ti sentivi tanto sicuro, tanto sicuro non avresti dovuto essere. Prometteva bene. Avrebbe dovuto andare più spesso a prendere una boccata d’aria. Vendere immobili non voleva affatto dire vivere all’aperto.

Non aveva ancora digerito, e non riusciva a smettere di pensarci, quasi tre settimane dopo, che lui avesse detto che era brava a letto: come se fosse un numero da circo al quale poter assegnare un punteggio e magari battere le mani. Howard era stato uno sbaglio, per quanto avesse cercato di vederla diversamente, per quanto si fosse sforzata di farlo felice.

Una cosa – pensò – era scopare con Howard in uno HoJo lungo l’autostrada; e forse non era sbagliata. Ma una cosa completamente diversa, assai meno intelligente, era stata andare a Phoenix, conoscerlo meglio, rischiare di essere scoperta e licenziata, e credere ancora che potesse andare a finir bene. Ed era stato stupido, stupidissimo, portarlo al Grand Canyon, vista l’abitudine che aveva di lamentarsi, di traccheggiare, di tenersi – come dire – ai bordi del campo. Ed sarebbe stato meglio. Ed sarebbe stato meglio perché, anche se il sesso era fuori questione, Ed, almeno, una volta era stato un buontempone. Come essere umano, Howard Cameron non aveva mai retto al confronto. E lei, purtroppo, non aveva letto le parti del contratto scritte in piccolo.
 
Abisso

Richard Ford
Infiniti peccati [racconti]

  • Infiniti peccati (antologia di racconti)

  • 1 commento:

    1. E' difficile stabilire il momento in cui le cosa prendono una piega inaspettata. Tutto non è piu' come prima e iniziata il disincanto. Faticosamente cerchiamo di ricostruire un passato che abbiamo solo immaginato e che ora è comincia sfumare in un'altra cosa

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