Richard Ford - Infiniti peccati
Howard introdusse nuovamente la sua manona nel finestrino e, formando una coppa con le dita, gliela mise sotto un seno. Non sembrava che il gesto avesse uno scopo. Era solo un atto superfluo d’indifferente familiarità. “Mettila in fondo al parcheggio a marcia indietro e lo faremo in macchina” disse lui con una voce roca e teatrale. I suoi occhietti accennarono all’altro capo dello spiazzo coperto di ghiaia.
[...]
“Nessuno ci vedrà.” E tirando su col naso scoppiò in una risatina senz’allegria.
“Aspetterò.”
“Funzionerà” disse lui, raddrizzandosi e tirando di nuovo su col naso.
“Bene” disse lei. “Ho una gran voglia di qualcosa che funzioni.” Girò la chiave dell’avviamento e cominciò a fare marcia indietro.
Abisso
Richard Ford
Infiniti peccati [racconti]
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