raffaela Fazio
-Ho iniziato a scrivere poesie da bambina, dall’età di sette anni. Allora ero affascinata dalla musica che avevano le parole (e questo non è cambiato!) Le mie prime poesie sono nate infatti come canzoni che trascrivevo sulla carta. Ma ero attirata anche dalla libertà che le parole mi davano: ogni abbinamento era un gioco e una sfida. Ero una bambina molto riflessiva, forse un po’ malinconica; la scrittura mi ha permesso di mettere a fuoco situazioni e persone, compresa me stessa. Da allora la poesia non mi ha più lasciata: è il mio canale preferenziale per indagare il mondo, per saggiarlo e per tentare di restituirne il “gusto”. E questo, naturalmente, non solo come autrice, ma anche come fruitrice, dato che la lettura di una bella poesia è, nell’arte, l’esperienza per me più piacevole.
intervista a Raffaella Fazio
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