[...] Solo nell’intimità dell’amore ci si può togliere la maschera e uscire dai ruoli. E allora certo che si è dipendenti! Certo che si è vulnerabili! Certo che si ha paura!
Che cosa mi succede se poi anche lui o anche lei mi giudicano male e se ne vanno? Non rischio di ritrovare solamente con un pugno di polvere in mano?
Quando si ama, si rischia. Sempre. E nessuno potrà mai avere la certezza che l’altro non approfitterà delle nostre fragilità e che, prima o poi, ci rinfaccerà tutto quello che gli abbiamo chiesto, tutto quello che gli abbiamo confessato, tutto quello che gli abbiamo svelato. Eppure è solo quando la si smette di aver paura e ci si fida, che il mondo privato, come scriveva Hannah Arendt, “non è più un inferno”. Ci si toglie la maschera e si smette di recitare. Ci si toglie la maschera e ci limita ad essere come si è. Talvolta insopportabili. Sempre imperfetti. Come tutti d’altronde. Condividendo quella paura che, nel momento in cui viene finalmente accolta e tollerata, finisce poi anche con il sembrarci meno insormontabile.
Michela Marzano
le paure che l'amore risveglia
ci sono due modi di vivere:
RispondiEliminaUno è nella fiducia, l’altro è nella paura.
La fiducia è la sola cura conosciuta per la paura.
RispondiElimina(Lena Kellogg Sadler)
ciao, Vale
mah in realtà Rosella riflette sul fatto che chi da fiducia........
RispondiEliminaLa fiducia, come l’arte, non viene mai dall’avere tutte le risposte, ma dall’essere aperta a tutte le domande.
(Earl Grey Stevens)