giovedì 30 gennaio 2020

la memoria del cuore

Buenas noches



Era ancora troppo giovane per sapere che la memoria del cuore elimina i brutti ricordi e magnifica quelli felici, e che grazie a tale artificio riusciamo a tollerare il passato.
 
Gabriel García Márquez



 

mercoledì 29 gennaio 2020

l'esperienza

Buenas noches



L’esperienza non è ciò che accade a un uomo,
è ciò che un uomo fa con quanto gli accade.
 
Aldous Huxley



 

Nessun posto è qui o lì

Óscar Hahn
sopra lo spazio dove non sei
per vedere se da tanto sforzo sì da tanto sforzo
tu appari sorridendo un’altra volta

Nessun posto è qui o lì

 
Nessun posto è qui o lì
Ogni luogo è proiettato dall’interno
Ogni luogo è sovrapposto allo spazio
Ora sto creando un punto all’esterno
sto cercando di metterlo qui in alto
sopra lo spazio dove non sei
per vedere se da tanto sforzo sì da tanto sforzo
tu appari sorridendo un’altra volta
Appari qui appari senza timore
e da fuori entra qui
e usa abbastanza forza abbastanza forza
per vedere se appaio ancora se appaio ancora
se riappariamo entrambi tenendoci per mano
nello spazio
             dove coincidono
                              tutti i nostri luoghi
 
Óscar Hahn
Il poeta cileno Óscar Hahn gioca con lo spazio immaginandosi che l’entità fisica sia in qualche modo manipolabile per poter cancellare le distanze – quella con l’amata assente, in particolare. Se cancelliamo il “qui” e il “lì” allora diventa possibile, anche se l’unica possibile realizzazione è quella indicata nel secondo verso: “Ogni luogo è proiettato dall’interno”, ovvero la psiche e l’immaginazione sono i mezzi per risolvere questo teorema.
Il canto delle sirene

martedì 28 gennaio 2020

non corrispondenze

Buenas noches



[...] è molto raro che due persone desiderino la stessa cosa nello stesso momento della vita.
Si può definire, questo, l’aspetto più difficile della condizione umana.
 
Claire Keegan



 

Sei così bella questa sera

Giuseppe Conte
Ma quando? Dove? Chi ci assicura
che tanta brama domani dura?

Sei così bella questa sera

 
Sei così bella questa sera
così assurdamente felice
che dovrei osare ora, subito
farti scivolare giù la camicia
larga e bianca attraverso
cui intravedo il tuo seno
e prenderti qui nel giardino,
prenderti sino al primo mattino.
 
Invece ci siamo appena baciati
e adesso già fuggiamo via
dicendoci solo: ci rivedremo.
Ma quando? Dove? Chi ci assicura
che tanta brama domani dura?
 
Giuseppe Conte
A volte gli capitava di ricordare quei momenti in cui tratteneva il desiderio, quella smania di sesso. il loro rapporto era cosi' intenso che avrebbero potuto osare di superare ogni limite. E insieme immaginavano fino a che punto avrebbero osato.
C'è tempo, non abbiamo fretta diceva lui.
Fino a che d'un tratto, improvvisamente, seppe che quel tempo era finito.

lunedì 27 gennaio 2020

era impossibile non respingerlo


Rachel Cusk



Perfino un suo amico, uno che gli voleva bene, una volta scrisse che era impossibile non respingerlo, che lui stesso lo aveva respinto, che qualcosa in lui induceva la gente a respingerlo.

Transiti di Rachel Cusk


Non riusciva a dargli un nome


Rachel Cursk




Rachel Cursk



Era successo, ha detto, che a un certo punto – doveva avere dodici o tredici anni – nella sua partecipazione alla vita famigliare si era alterato qualcosa, qualcosa di cosí sottile e impercettibile che non riusciva neppure a dargli un nome. Eppure ricordava benissimo l’attimo in cui era avvenuto il cambiamento, mentre tornava da scuola in uno dei soliti pomeriggi grigi. Stava per attraversare la strada e l’aveva sentito, un improvviso scombussolamento, quasi un senso di rottura. Aveva atteso che passasse, ma no, se l’era portato fino a casa, e quando si era svegliata il mattino dopo era ancora lí.
 
Non riusciva a dargli un nome, ma da quel giorno si era sentita come una che osserva la vita dall’esterno anziché prendervi parte.

Transiti di Rachel Cursk




Transiti di Rachel Cursk


domenica 26 gennaio 2020

ciò che mai avrò


Buenas noches



SSono stanco di ciò che non ho mai avuto
e non avrò
 
Fernando Pessoa



 

con Vladimir non sono mai davvero andata a letto





Devo dirti una cosa, con Vladimir non sono mai davvero andata a letto, non ho mai davvero fatto l’amore, sono cose che hanno la loro importanza, o forse no, lui non riusciva a... a penetrarmi, bisogna che tu lo sappia, è qualcosa di tremendamente intimo, ma è la verità, lui si scopava delle sconosciute che prendeva contro un muro o nei cessi di una discoteca ma con me niente, era come un ragazzino imbranato, nel buio vedeva te, mi accarezzava un po’ e poi si innervosiva, si alzava si defilava andava a bere o fumare o a farsi in un angolo e poi tornava, provava a... mettermelo dentro come dite voi e diventava subito molle, si innervosiva un po’ e poi rideva e mi faceva godere con le mani, scusami, trovava delle scuse, l’alcol, la droga o l’inverno, e io ero completamente persa, me ne stavo lì senza fare niente non dovrei raccontarti tutto questo ma bisogna che tu lo sappia. Non voleva, credo, nonostante tutto l’amore che provava per me, per te, non voleva, quindi non pensarci e torna.

L'alcool e la nostalgia di Mathias Enard


la dottrina dell'autoaccettazione


Rachel Cusk



Non so quale morale si possa ricavare da questa storia, ha detto Gerard. Potrebbe aver a che fare col fatto di prestare attenzione non a ciò che viene piú naturale ma a ciò che risulta piú difficile. Siamo a tal punto addestrati, ha detto, alla dottrina dell’autoaccettazione che l’idea di non accettare te stesso appare davvero radicale.

Transiti di Rachel Cusk


Aveva cercato di potenziare la sua capacità di perdono


Rachel Cursk




Rachel Cursk



Dopo simili esperienze tuttavia non aveva sviluppato un’idea di giustizia vendicativa, piuttosto il contrario. Aveva cercato di potenziare la sua capacità di perdono perché voleva essere libero.
 
Ho detto che a mio avviso il perdono non fa che renderti piú vulnerabile a ciò che non puoi perdonare.
 
Francesco d’Assisi, ho aggiunto, era stato disconosciuto dal padre, che l’aveva addirittura trascinato in tribunale esigendo la restituzione dei beni famigliari, che all’epoca ammontavano a poco piú degli abiti che il figlio indossava. Francesco se li era tolti, lí davanti alla corte, e glieli aveva restituiti, e da quel momento aveva vissuto in uno stato che alcuni consideravano d’innocenza e nel quale io invece vedevo un amaro nichilismo.

Transiti di Rachel Cursk




Transiti di Rachel Cursk


come un falco che volteggia e s’innalza.


Rachel Cursk



Un’intuizione cominciò a farsi strada dentro di me, un pensiero in erba, come se un elemento incomprensibile tutt’a un tratto fosse andato a posto.

Abbiamo attraversato la strada ritrovandoci nel cono di luce che proveniva dall’albergo. Ho aperto il cancello e il moderatore mi ha seguita nel giardino inghiaiato. C’era una rampa di ampi gradini di pietra che conduceva alla porta d’ingresso. Mi sono fermata, l’ho ringraziato per avermi riaccompagnata, gli ho girato le spalle e ho salito i gradini.

Lui mi ha seguita; lo sentivo subito dietro di me, un’oscura sagoma di sorvegliante, come un falco che volteggia e s’innalza. Quando mi sono girata di nuovo ha fatto due rapidi passi verso di me. Sembrava che stesse attraversando un qualche elemento insondabile o un baratro.

Il suo corpo ha raggiunto il mio, mi ha spinta contro la porta e mi ha baciata. Mi ha ficcato in bocca la sua lingua tiepida, spessa; mi ha infilato le mani nella giacca. Il suo corpo snello e duro era piú insistente che forzuto. Sentivo gli abiti morbidi, costosi che indossava, e sotto la sua pelle ardente. Ha scostato per un attimo la faccia dalla mia, onde poter parlare.

– Sembri un’adolescente, – ha detto.

Mi ha baciata a lungo. A parte quel suo commento, nessuno ha detto niente. Non ci sono state spiegazioni né affettuosità. Cominciavo a percepire un che di muffito nei miei vestiti umidi e nei capelli aggrovigliati. Quando infine i nostri corpi si sono separati mi sono fatta piú in là, ho girato il pomo della porta e l’ho aperta di qualche centimetro. Lui è arretrato di un passo; sembrava sogghignasse. In quell’oscurità vibrante era una silhouette riempita di luce bianca.

Buonanotte, ho detto.

Transiti di Rachel Cursk


conoscendola abbastanza a fondo, negli ultimi litigi era riuscito a demolire la stima che aveva di sé


Rachel Cursk




Rachel Cursk



Fin dall’inizio c’era stato qualcosa tra loro, un’elettricità, sebbene lui fosse sposato e vivesse negli Stati Uniti.
 
Lei usciva da una storia durata due anni con un partner che, conoscendola abbastanza a fondo, negli ultimi litigi era riuscito a demolire la stima che aveva di sé; si era aggrappata alle attenzioni del fotoreporter come fossero una zattera.

Transiti di Rachel Cursk




Transiti di Rachel Cursk


sabato 25 gennaio 2020

Di quel rapporto non aveva mai neppure immaginato la fine


Rachel Cursk



Di quel rapporto non aveva mai neppure immaginato la fine. Ne rammentava l’avvicinarsi, la sensazione di freddo incipiente, come il primo indizio d’inverno, una sconcertante sensazione di illiceità, come se qualcosa si fosse spezzato nei recessi del motore della sua vita. Per molto tempo aveva fatto mostra di non udire, di non sentire, ma ciononostante la sua vita con Marc si era inesorabilmente arenata.

Transiti di Rachel Cursk


come se una parte di te fosse rimasta là.


Rachel Cursk



a volte succede, che ti torni in mente una cosa solo perché ti ritrovi nella stessa situazione di un tempo, come se una parte di te fosse rimasta là.

Transiti di Rachel Cursk


frustrazione


Rachel Cusk



una volta però aveva ammesso che talora fantasticava di concedersi gli stessi gesti stravaganti e distruttivi che condannava.

Transiti di Rachel Cusk


abbagli


Rachel Cusk



Com’è che si chiamano, – ha detto Dale, – quelle dannate visioni, quelle illuminazioni accecanti che cambiano il tuo modo di vedere le cose?

Transiti di Rachel Cusk


la prospettiva di (re) stare solo


Rachel Cusk



C’era stata un’epoca, ha continuato, in cui la prospettiva di passare una serata da solo l’avrebbe atterrito, anzi, gli sarebbe sembrata cosí spaventosa che pur di scongiurarla sarebbe andato in qualunque posto e avrebbe fatto qualunque cosa. Invece adesso non vedeva l’ora di star solo.

Transiti di Rachel Cusk


La tua bellezza


Esercizi di ammirazione

 
La tua bellezza
 
Sono rare le amicizie,
tre o quattro le persone che ci capiscono -
e danno un senso alla nostra vita
e ci ripagano di tutti i dolori e le delusioni
e gli inganni e i tradimenti.
 
Perciò la fiducia è l'unica ricchezza che abbiamo
e non dobbiamo mai temere di farne uso.
 
Tu non sai il bene che mi hai fatto
e nessun dono è grande abbastanza per ripagare
la gioia che mi dai
 
Io tengo stretta nel cuore la tua bellezza
e non mi sento solo.
 
C.




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