martedì 21 maggio 2024

NON CI AVREBBE VISTI NESSUNO


Konstantinos Kavafis



Sarà stata l’una di notte
o l’una e mezzo.

In un angolo della bettola,
dietro il separé di legno.
A parte noi, completamente vuoto il locale.
Una lampada a petrolio lo rischiarava appena.
Il cameriere, a lungo insonne, ora dormiva sulla porta.

Non ci avrebbe visti nessuno.
Ma eravamo tanto eccitati già
da abbandonare ogni cautela.

Si schiusero i vestiti – che non erano molti,
essendo un luglio splendido e cocente.

Godimento carnale
tra gli abiti dischiusi;
rapido denudarsi della carne – la cui visione
ventisei anni ha traversato, e viene
a rimanere in questi versi.
     


Poesie erotiche (Crocetti, 2011),


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