domenica 25 settembre 2016

Mondo senza peculiarità

Wallace Stevens

E la miseria della terra, la cosa in petto, La donna nemica, il luogo insensato, Diventano una cosa sola, sicura e vera.

MONDO SENZA PECULIARITÀ
Il giorno è grande e forte –
Ma suo padre, che era forte, ora giace
Nella miseria della terra.

Niente potrebbe essere più quieto
Della luna che trascorre lenta nella notte.
Ma quel che era sua madre torna e gli piange 
in petto.

Il rosso maturo delle foglie è pregno
Delle spezie della rossa estate –
Ma colei che amava si raffredda al tocco suo  
leggero.

A che serve che la terra sia giustificata,
In sé completa e di per sé finita,
In sé abbastanza?

È la terra l’umanità…
Lui il figlio inumano e lei,
Lei la madre fatale, che lui non conosce.

Lei è il giorno, il cammino della luna
Tra le spezie mozzafiato e talvolta
Anche lui è umano e la differenza scompare

E la miseria della terra, la cosa in petto,
La donna nemica, il luogo insensato, 
Diventano una cosa sola, sicura e vera.
 
Wallace Stevens


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