Fedeltà
Carlo diventava irruente appena annusava la possibilità di averla. Anche lei diventava irruente appena decideva di averlo. Ogni volta che lo prendeva in bocca – accadeva sempre prima di fare l’amore – lei voleva sentirlo battere contro la gola, con l’assoluta convinzione che si ingrossasse fino a ridurle il fiato. Succhiava finché lo percepiva fremere, si fermava senza permettergli di venire, lasciava che lui si dedicasse a lei. Era quando aveva la testa di suo marito tra le gambe che si concedeva l’immaginazione. La chiamava cosí, l’immaginazione, prendeva la forma di uomini maestosi che fantasticava di avere addosso e intorno, insieme o separati, una cerchia che la proteggesse e la usurpasse. Anche qualcuno del passato: come l’avevano toccata, come l’avevano baciata, come sapevano muoversi dentro di lei, tracce a cui attingeva con un’immediatezza sorprendente.
Marco Missiroli
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