domenica 31 dicembre 2017

Non capirsi è terribile

Evgenij A. Evtušenko
la tenera tua anima non voglio
mortificare con l’incomprensione,
né con la comprensione uccidere.

Non capirsi è terribile
Non capirsi è terribile
non capirsi e abbracciarsi,
ma benché sembri strano,
è altrettanto terribile
capirsi totalmente.
 
In un modo o nell’altro ci feriamo.
Ed io, precocemente illuminato,
la tenera tua anima non voglio
mortificare con l’incomprensione,
né con la comprensione uccidere.
 
Evgenij A. Evtušenko

Chi sei?


Ma chi sei stata ieri?
Chi truccavi e facevi divertire?


 
Chi sei

Ma chi sei stata l'altro ieri?
Chi lavavi, vestivi e nutrivi?

Ma chi sei stata ieri?
Chi truccavi e facevi divertire?

E oggi?
Il risultato dei giorni passati sono il tuo sé,
la conseguenza dell'io che si nascondeva,
Il prodotto dei sogni nascosti.

D.N. 24.12.2017


Camminare



 

 
Camminare, camminare
mettersi in cammino presto senza troppi pensieri
non importa chi verrà se verrà e perchè -
finito il tempo delle attese
non importa la direzione
liberarsi dai pensieri e camminare
camminare
volgere lo sguardo dentro
scrutare nell'ombra
lasciarsi dietro i pensieri
perdere il senso del prima e del dopo
di ciò che è o non è
 
Camminare camminare
dimenticare il punto di partenza
e ignorare il punto di arrivo.
 
Juan Pedroso



Il tempo

Francesco Dalessandro

perché credere in te, tempo,
credere che solo
tu sia quel silenzio sottile
che emerge dall’ombra del giardino
imperturbato verde
nell’aria che si scalda


Il tempo
a R. F.
 
L’ora serpe striscia lungo il muro
di cinta e si attorciglia
in spire silenziosa
quando la notte avvolge
la chioma del cedro e la tiene
così fino al mattino
finché il sole la rianimi
dal freddo nella luce
 
perché credere in te, tempo,
credere che solo
tu sia quel silenzio sottile
che emerge dall’ombra del giardino
imperturbato verde
nell’aria che si scalda
attorto alle radici della vita
e non anche l’acciaio che l’uccide?

Francesco Dalessandro

lontano

Vanja Strle

i tuoi occhi guardavano
chissà dove lontano,
lontano.


LONTANO
C'incontrammo
in una moltitudine di foglie tremule
e
dissi
perché mai cresci così tanto
e
i tuoi rami
volevano accarezzarmi
ma erano troppo in alto
e
i tuoi occhi guardavano
chissà dove lontano,
lontano.
 
Vanja Strle
Traduzione dallo sloveno di Jolka Milic

voglio

Wolf Wondratschek
Di nient’altro ricordati
che dell’amore.
 
E dimenticami.

AMORE
Voglio
che tu mi passi accanto
e mi ami,
non volgerti indietro
a guardarmi.
 
Di nient’altro ricordati
che dell’amore.
 
E dimenticami.
 
Wolf Wondratschek

Amore ( Come chi gioia e angoscia provi insieme)

Vincenzo Cardarelli
Non so pensarci. Eppure mi ritorna
più e più insistente all'anima
quel suo fugace sguardo di commiato.

AMORE
Come chi gioia e angoscia provi insieme
gli occhi di lei così m’hanno lasciato.
Non so pensarci. Eppure mi ritorna
più e più insistente all'anima
quel suo fugace sguardo di commiato.
E un dolce tormento mi trattiene
dal prender sonno, ora ch’è notte e s’agita
nell’aria un che di nuovo.
Occhi di lei, vago tumulto. Amore,
pigro, incredulo amore, più per tedio
che per gioco intrapreso, ora ti sento
attaccato al mio cuore (debol ramo)
come frutto che geme.
Amore e primavera vanno insieme.
 
Quel fatale e prescritto momento
che ci diremo addio
è già in ogni distacco
del tuo volto dal mio.
Cosa lieve è il tuo corpo!
Basta che io l’abbandoni per sentirti
crudelmente lontana.
Il più corto saluto è fra noi due
un commiato finale.
Ogni giorno ti perdo e ti ritrovo
così, senza speranza.
Se tu sapessi com’è già remoto
il ricordo dei baci
che poco fa mi davi,
di quel caro abbandono,
di quel folle tuo amore ov’io non mordo
che sapore di morte.
 
Vincenzo Cardarelli

l'inferno delle passioni



Un uomo che non è passato attraverso l'inferno delle passioni non le ha mai superate: esse continuano a dimorare nella casa vicina, e in qualsiasi momento può guizzarne una fiamma che può dar fuoco alla sua stessa casa. Se rinunciamo a troppe cose, se ce le lasciamo indietro e quasi le dimentichiamo, c'è il pericolo che ciò a cui abbiamo rinunciato o che ci siamo lasciati dietro le spalle, ritorni con raddoppiata violenza.

Carl Gustav Jung

So la destinazione


Viaggiano su un treno veloce
Questi pensieri


 
So la destinazione

Viaggiano su un treno veloce
Questi pensieri
 
Corre veloce,
tra sobbalzi, tunnel, filari, binari
 
Viaggiano su un treno veloce
Questi pensieri
 
Un percorso sinuoso e misterioso
Non so come sarà la stazione
Ma so qual'è la destinazione.

D.N. 22.12.2017

Non saprai mai

Marguerite Yourcenar
Non saprai mai che porto la tua anima
come una luce d’oro che rischiara i passi;
che un po’ della tua voce suona nel mio canto.

Non saprai mai
Non saprai mai che la tua anima viaggia
come in fondo al mio cuore, dolce cuore adottivo;
e che nulla, né il tempo, gli altri amori, gli anni,
impediranno mai che tu sia stato.
 
Che la beltà del mondo ha già il tuo viso,
di tua dolcezza vive, splende del tuo chiarore,
e all’orizzonte il pensieroso lago
narra soltanto la tua serenità.
 
Non saprai mai che porto la tua anima
come una luce d’oro che rischiara i passi;
che un po’ della tua voce suona nel mio canto.
 
Dolce fiaccola i tuoi raggi, dolce braciere la tua fiamma,
mi insegnano il cammino dei tuoi passi,
e un poco ancora vivi, perché ti sopravvivo.
 
Marguerite Yourcenar

Se sei una donna forte

Gioconda Belli

Se sei una donna forte
proteggiti dai vermi che vorrebbero mangiare il tuo cuore.

Se sei una donna forte
Se sei una donna forte
proteggiti dai vermi che vorrebbero mangiare il tuo cuore.
Essi usano tutti i travestimenti dei carnevali della terra:
si vestono come colpe, come opportunità, come prezzi che bisogna pagare.
 
Ti frugano l’anima, insinuano il trapano dei loro sguardi o dei loro pianti
nel più profondo magma della tua essenza
non per accendersi con il tuo fuoco
ma per spegnere la passione
l’erudizione delle tue fantasie.
 
Se sei una donna forte
devi sapere che l’aria che ti nutre,
trasporta anche parassiti, mosconi,
minuti insetti che cercheranno di abitare nel tuo sangue
e nutrirsi di quanto è solido e grande in te.
 
Non perdere la compassione, ma temi ciò che conduce
a negarti la parola,a nascondere chi sei
ciò che ti obbliga ad smussarti
e ti promette un regno terrestre in cambio
del sorriso compiacente.
 
Se sei una donna forte preparati per la battaglia:
impara a stare sola,
impara a dormire senza paura nella più assoluta oscurità,
impara che nessuno ti lancia corde quando ruggisce la tempesta,
a nuotare controcorrente. Allenati nelle attività della riflessione e dell’intelletto.
Leggi, fa l’amore con te stessa, costruisci il tuo castello,
circondalo di fossi profondi,
però fai ampie porte e finestre.
 
È necessario che coltivi enormi amicizie,
che coloro che ti circondano e ti amano sappiano chi sei
fatti un cerchio di falò e accendi nel centro della tua stanza
una stufa sempre ardente, dove si mantenga il fervore dei tuoi sogni.
 
Se sei una donna forte proteggiti con parole e alberi
e invoca la memoria di donne antiche.
Devi sapere che sei un campo magnetico
verso il quale viaggeranno urlando i chiodi arrugginiti
e l’ossido mortale di tutti i naufragi.
 
Proteggi, ma prima proteggi te stessa.
Guarda le distanze
Costruisciti.
Abbi cura di te.
Conserva il tuo potere.
Difendilo.
Fallo per Te:
Te lo chiedo in nome di tutte noi.

 
Gioconda Belli

sabato 30 dicembre 2017

DALLA DONNA CHE SONO ( non mi pento di niente)

Gioconda Belli

Mi succede,a volte,di osservare nelle altre
La donna che potevo essere
Donne garbate,esempi di virtù.

DALLA DONNA CHE SONO
Dalla donna che sono
Mi succede,a volte,di osservare nelle altre
La donna che potevo essere
Donne garbate,esempi di virtù.
Non so perché tutta la vita ho trascorso a ribellarmi a loro.
Odio le loro minacce sul mio corpo .
La colpa che le loro vite impeccabili,
Per strano maleficio mi ispirano;
Mi ribello contro le buone azioni,
Contro i pianti notturni sotto il cuscino,
Contro la vergogna delle nudità sotto la biancheria intima,
Stirata e inamidata.
Queste donne,tuttavia,mi guardano dal fondo dei loro specchi,
Alzano un dito accusatore,a volte,cedo al loro sguardo di biasimo
e vorrei guadagnarmi il consenso universale,
Essere "la brava bambina","la donna perbene",
La Gioconda irreprensibile,
Prendere dieci in condotta
Dal partito,dallo stato,dagli amici,dalla famiglia,dai figli
E da tutti gli esseri che popolano abbondantemente questo mondo.
In questa contraddizione inevitabile
Tra quel che doveva essere e quel che è,
Ho combattuto numerose battaglie mortali,
Battaglie inutili,loro contro di me
Loro contro di me che sono me stessa -
con la psiche dolorante,scarmigliata,
Trasgredendo progetti ancestrli,
Lacero le donne che vivono in me
che,fin dall'infanzia,mi guardano torvo
Perché non riesco nello stampo perfetto dei loro sogni,
Perché oso essere quella folle,inattendibile,
Tener e vulnerabile
Che si nnamora come una triste puttana
Di cause giuste,di uomini belli e di parole giocose
Perché,adulta,ho osato vivere l'infanzia proibita
E ho fatto l'amore sulle scrivanie nelle ore d'ufficio,
Ho rotto vincoli inviolabili e ho osato godere
Non incolpo nessuno.
Anzi li ringrazio dei doni.
Non mi pento di niente,come disse Edith Piaf.
Ma nei pozzi scuri in cui sprofondo al mattino,
 
Appena apro gli occhi,
Sento le lacrime che premono,
Nonostante la felicità che ho finalmente conquistato,
Rompendo cappe e strati di roccia terziaria e quaternaria,
Vedo le altre donne che sono in me,sedute nel vestibolo
Che mi guardano con occhi dolenti e mi sento in colpa per la mia felicità.
Assurde brave bambine mi circondano e danzano musiche infantili...
Contro di me;
Contro questa donna fatta,piena,
La donna dal seno sodo e i fianchi larghi,
che,per mia madre e contro di lei,mi piace essere.

 
Gioconda Belli

Charlotte Mittnacht







Atto amoroso (due si guardano)

ULALUME GONZÁLEZ DE LEÓN,
e si toccano l’un l’altro
fino a quando sono irreali

in quel momento
mettono da parte i corpi,

Atto amoroso
due si guardano l’un l’altro
fino a quando sono irreali
in quel momento
 
chiudono gli occhi
 
e si toccano l’un l’altro
fino a quando sono irreali
 
in quel momento
mettono da parte i corpi,
 
e si sognano l’un l’altro
fino a quando sono così reali
che si svegliano
due si guardano.
 
ULALUME GONZÁLEZ DE LEÓN,

venerdì 29 dicembre 2017

In cosa sei rinata

Laura Marabelli
Rinasco ogni giorno più consapevole, a
piccole dosi.

In cosa sei rinata
In cosa sei rinata, mi ha chiesto una
compagna di cammino il giorno di
Natale.
In consapevolezza, le ho risposto.
Mi piace la parola rinascita.
Rinasco ogni giorno più consapevole, a
piccole dosi.
Piccole dosi di verità.
Spesso dolorose e scomode, ma a volte
anche gioiose. Perchè se non riusciamo ad attraversare
il dolore, non sappiamo nemmeno
accogliere fino in fondo la gioia.
Oggi, per me, non è tempo di bilanci, non
lo è più da anni.... il divenire stesso di ogni
giorno, in ogni momento vissuto, anche
grazie all'esempio altrui, mi ports là, dove
devo essere per crescere, con il coraggio
di scoprirlo senza forzarlo
E viverlo.
Buona continuazione....
 
Laura Marabelli
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