domenica 10 marzo 2019

Io sono Lilith la donna destino (prima origine - 1)


Joumana Haddad

Prima Origine - 1


“Ella disse ‘Non starò sotto di te,

‘ ed egli disse ‘E io non giacerò sotto di te, ma solo sopra. Per te è adatto stare solamente sotto, mentre io sono fatto per stare sopra.”
1
 
Io sono Lilith la donna destino.
 
Nessun maschio le è sfuggito, nessun maschio vorrebbe sfuggirle.
 
Lilith: le due lune. Quella nera è completata dalla bianca, perché la mia purezza è la scintilla della dissolutezza, la mia astinenza l’inizio del possibile. Io sono la donna-paradiso che cadde dal
 
paradiso, io sono la caduta-paradiso.
 
Io, la vergine, etereo viso della viziosa, la madre-amante e la donna-uomo. La notte, perché sono il giorno, il lato destro, perché sono il sinistro, il Sud, perché sono il Nord. 
 
Sono la donna banchetto e i suoi convitati. Demone alato della notte, i Sumeri e Cananei mi chiamarono dea della seduzione e dei desideri, regina di folli voluttà e santa dei piaceri solitari. 
 
Mi hanno liberata dalla procreazione affinché io sia l’eterno destino.

Joumana Haddad - Il ritorno di Lilith

Il mito di Lilith
 
Gli albori del mito di Lilith sono da ricercarsi nella cultura Babilonese, e ancora precedentemente in quella Assira., dove troviamo la presenza di due demoni: Lilu (maschio) e Lilith (femmina). Più che singoli spiriti della notte, possiamo però parlare di categorie di spiriti (Ardat-Lilith, Lamashtu, ecc.. ), demoni alati che nella notte scendono a tormentare, a strangolare, uomini, partorienti, e neonati.
 
Numerose le formule di di scongiuro in assiro, a dimostrare il potere che veniva attribuito a questi "Incubi" della notte.
 
" A colei che vola nelle stanze della tenebra... passa presto, presto, Lilith "
 
Nella mitologia ebraica, abbiamo un duplice mito di Lilith l'uno legato al rapporto con Adamo nell'Eden ( il più complesso ), e l'altro al rapporto con Adamo fuori dall'Eden. Quest'ultimo mito, di tradizione midrashica(5), narra come Adamo separatosi da Eva, dopo la cacciata dall'Eden e la perdita dell'immortalità, si sia unito a numerosi spiriti(6), generando con loro. Fra essi anche Lilith, o una Lilith, dal cui rapporto nacque una nuova generazione che popolò la terra.
 
La leggenda più conosciuta, di radice ebraica, su Lilith la vede come prima moglie di Adamo. Creata da Dio assieme ad Adamo, ne differisce per composizione: sabbia finissima Adamo ( terra sottoposta all'azione del fuoco ), melma ( terra sottoposta all'azione dell'acqua) Lilith. E' narrato che i due si abbandonarono a fervente passione, ma questo idillio sensuale e sessuale ebbe termine quando Lilith si rifiutò di continuare ad unirsi stando "sotto" ad Adamo.
 
La pretesa di Lilith di assumere una posizione sessuale dominante, scatenò l'ira del compagno a cui si sottrasse, pronunciando il sacro e segreto nome di Dio, librandosi in aria e fuggendo dall'Eden.
 
Adamo per questa fuga protesta con Dio, reclamando il ritorno della compagna, allora Dio ordinò a tre angeli ( Sanvi, Sansanvi e Semagelaf ) di trovare, e ricondurre ad Adamo Lilith. Questa si era rifugiata in un luogo inospitale, presso il Mar Rosso, dove unendosi con dei demoni generava una moltitudine di figli (Limm). Gli angeli, raggiunta la fuggiasca, le intimano di ritornare nell'Eden, ma lei si oppone all'ordine divino (che con tutta evidenza non aveva potere alcuno oltre l'Eden stesso), mostrando la condizione in cui si trovava. Poteva adesso tornare da Adamo, ora che si era congiunta con altri e aveva generato ? Lilith inoltre rivela che lo stesso Dio le ha conferito potere sui neonati, gli uomini, e le giovinette; ma qualora sia pronunciato il nome degli emissari divini, i tre angeli, lei recederà. La punizione che le viene impartita per il suo rifiuto, è quella che ogni giorno 100 dei suoi Limm moriranno, lo stesso numero dei generati, condannandola a vedere morire i figli, ad essere eterna Madre senza prole.
 
In un testo ebraico, è riportato come Lilith resa furente e gelosa a causa della nuova compagna di Adamo, si trasformò in serpente ed offrì alla coppia il frutto proibito, condannando l'uomo e la donna alla perdita della loro condizione di favoriti da Dio, e soggetti al ciclo naturale di vita e morte. Lilith trova alcune corrispondenze, gioco che non ci affascina oltre una certa misura, con la Lamia dei greci e dei romani, a Brunilde(7) della tradizione nordica, alla Kalì(8) vedica, ed infine alla stessa Hecate(9). Solo alcune corrispondenze, che devono offrire riflessioni successive, visto che ogni elemento mitologico ha valore in se e in riferimento alla Cosmogonia in cui è debitamente inserito.

(5) Midrash. Metodo di interpretare la sacra scrittura, che va oltre il senso letterale delle parole. Questi vari commenti sono raccolti in antologie.
(6) Spiriti. Nella tradizione cabbalistica il sesto giorno Dio creò anche gli spiriti senza corpo (elementali).
(7) Brunilde. Mitica regina di Islanda, impose una serie di prove cruente ai suoi pretendenti, culminanti con un duello mortale.
(8) Kalì. Raffiugura l'aspetto guerriero di Parvati la consorte di Shiva. E' conosciuta come la grande Dea.
(9) Hecate. Dea della mitologia greca, unica fra le immortali a non essere stata partorita da Zeus, ma figlia di un Re dei giganti. E' in grado di viaggiare nel mondo degli dei, degli uomini e dei morti.

tratto da Il mito di Lilith link esterno



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