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…la condanna del ricordo, del fatto che gli eventi e le persone ritornino e appaiano indefinitamente e non cessino del tutto né passino del tutto né ci abbandonino mai del tutto, e a partire da un certo momento dimorino o abitino nella nostra testa, da svegli o in sogno, si stabiliscano lì in mancanza di luoghi più confortevoli, dibattendosi contro la propria dissoluzione e volendo incarnarsi nell’unica cosa che rimane loro per conservare il vigore e la frequentazione, la ripetizione o il riverbero infinito di ciò che una volta fecero o di ciò che ebbe luogo un giorno: infinito, ma ogni volta più stanco e tenue.
Io mi ero trasformato in quel filo.
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- Un cuore così bianco (romanzo di javier Marias)
- Così ha inizio il male (romanzo di javier Marias)
- Domani nella battaglia pensa a me (romanzo di javier Marias)
- saggi di Javier Marias
- Tacere, parlare, ingannare.....
- le letture del blog (citazioni di libri presenti nel blog)
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