domenica 22 novembre 2015

Un’uguale dolcezza in me discende







letture dell'adolescenza



Autunno la tua musica! Autunno la tua musica! Un’uguale dolcezza in me discende a quella che t’avvolge, o età dell’anno che scendi a morte con mesta allegrezza. Concedi ch’io mi accordi sui tuoi flauti. Prestami una tua forma. Dammi i tuoi frutti accesi: una vite arrossata; od una pergola dove io mi stenda e dorma. Mi cullassero i rami d’una quercia, nei tuoi profumi passeggeri e blandi si placassero, come a un oppio nuovo, l’aspro pensiero teso, il vivere penoso e l’obbedire inutili comandi. Adriano Grandi ricordo del gennaio 1984



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