“…Non lo dice, neppure a se stessa, ma con Andrea, l’assistente più bravo, c’è da sempre una strana attrazione. Michele è suo marito, certo, e su questo non si discute. E Andrea semplicemente un desiderio, un brivido; no, non un amante, Anna non vuole complicazioni, in ogni caso non con un ragazzo che lavora per lei. Ma le piace sentire il suo sguardo, le piace quando a volte le sfiora la mano, in studio, mostrandole i disegni o passandole le carte. Sente una vibrazione elettrica. E questo le basta, c’è.”
Ferzan Ozpetek , Rosso istambul, pag 22
Ferzan Ozpetek , Rosso istambul, pag 22
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