sabato 21 febbraio 2015

la seduzione e lo sguardo

Nella "fisiologia" amorosa dei Greci, un ruolo molto importante nella nascita della passione amorosa era svolto dalla vista [...]. Occhi strumento di seduzione che richiamano immediatamente il volto, per tradizione inteso come sede primaria delle emozioni, usato per comunicare atteggiamenti ed emozioni, grazie ai mutamenti nella posizione degli occhi, della bocca, delle sopracciglia, dei muscoli della fronte”. Scrive Cicerone
"...tutto sta nel viso, e nel viso gli occhi hanno un ruolo di primo piano...i gesti infatti significano l'animo, e il volto è l'immagine dell'animo. Nel gestire dopo la voce conta il volto, ed esso è dominato dagli occhi..."
Con il volto
"...esprimiamo supplica, minaccia, adulazione, tristezza, allegria, fierezza, umiltà: è il viso che gli uomini fissano, guardano; è questo che viene osservato anche prima che si inizi a parlare; con questo esprimiamo amore e odio nei confronti di determinate persone; è questo che ci fa comprendere moltissime cose; questo fa spesso le veci di ogni parola”
In un recente, bellissimo saggio. F. Frontisi - Ducroux sostiene che
"nell'iconografa attica, nelle pitture che decorano i vasi, il gioco degli sguardi, sottinteso da quello dei gesti, ha una doppia funzione: “traduce graficamente gli scambi verbali...Ma esso è anche la trasposizione di quella prima forma di linguaggio che è il contatto visivo. Ciò che vale per tutte le situazioni che si prestano alla rappresentazione figurata, vale ancor di più per le scene erotiche. in cui la vista gioca un ruolo fondamentale".
E l'atteggiamento tutto femminile di tenere lo sguardo abbassato è strettamente connesso con la sessualità: gli occhi abbassati segno dell'aidos, del pudore della donna rispettabile, devono solo in parte essere intesi come segno di rispetto e sottomissione. In effetti lo sguardo. provocatoriamente abbassato, è caricato di un fortissimo potere erotico: incrociarlo significa per un uomo greco perdersi fisicamente, in quel piegarsi delle ginocchia, ossessivamente ripetuto in Omero, che esprime la sensazione di un uomo vinto dal desiderio che emana dagli occhi della donna.
...Ai Proci si piegavano le ginocchia, erano vinti dalla passione.
tutti volevano stendersi accanto a lei nel letto....
Omero, Odissea

E quando poi lo vide, Afrodite che ama il sorriso
lo desiderò, e la passione prese profondamente il suo animo
Inno omerico V- Ad Afrodite
Accanto alla vista, è lo sguardo che si pone come tramite privilegiato della malia amorosa e insieme veicolo del potere di Eros, che istilla desiderio negli occhi altrui emanandolo dai propri:
"...Eros, Eros che giù dagli occhi
fai cadere goccia a goccia desiderio d'amore
ed insinui una dolce gioia nell'anima di chi tu assali..."
Euripide, Ippolito

Stai amico caro
e versa nei miei occhi l'incanto
Saffo

"...Al vederlo, lo coglie come una reazione che proviene dal brivido, ed un sudore ed un calore insolito. Infatti, ricevendo attraverso gli occhi l'effluvio della bellezza....l'anima viene irrigata e si riscalda, si riprende dal colore e si allieta."
Platone, Fedro

"...Col raggio degli occhi cresceva la fiamma d'amore
e il cuore ribolliva per l'assalto di un fuoco indomabile:
perchè bellezza perfetta di donna è più acuta
di freccia alata per gli uomini; l'occhio
è la via, e scagliata dagli occhi scivola
e si apre la strada sino al cuore dell'uomo..."
Museo, Ero e Leandro
Dunque soprattutto i movimenti degli occhi, spia principale dei moti del cuore, svolgono un ruolo di primaria importanza nell'interazione tra due persone: ricambiare lo sguardo è simbolo immediato del contatto; è la possibilità di aprire e mantenere aperto il canale comunicativo, ed avviare nel corteggiamento quel seducente gioco di sguardi che preannuncia il contatto fisico dei corpi.
"...Guardandola obliquamente lanciava occhiate ingannevoli
E seduceva con muti cenni l'animo della ragazza.
Lei, quando comprese il desiderio insidioso,
gioì della sua bellezza e, in silenzio anche lei,
gettò più volte a Leandro sguardi amorevoli,
mandandogli con gli occhi cenni segreti,
e poi di nuovo abbassò lo sguardo; egli esultò nel suo cuore:
lei aveva compreso il suo amore e non rifiutava..."
Museo, Ero e Leandro
E Plutarco ribadisce che nell'amore
né per il concetto né per l'udito si ricevono ferite così profonde come per gaurdare e l'essere guardati
[..] Inoltre, l'intimità prodotta dal contatto visivo, a differenza dei gesti, più ambigui, è incompatibile con l'inganno

Monica Baggio, I gesti della seduzione: tracce di comunicazione non-verbale nella ceramica

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