lunedì 30 gennaio 2017

i momenti d'amore che in questi cinque anni ho vissuto con te sono stati sublimi

Antonio Tabucchi

Occhi miei chiari, miei capelli di miele, i momenti d'amore che in questi cinque anni ho vissuto con te sono stati sublimi, anche se essi erano rari, scanditi da intervalli che mi parevano lunghissimi e riservati a qualche privilegiato fine settimana, a incontri che cercavamo sempre di far sembrare casuali, e in essi ho provato il godimento dell'amore fisico più alto di tutta la mia vita.
 
Eppure, anche negli attimi di maggiore passione mi pareva che qualcosa mancasse per raggiungere quell'estasi totale che era lì, a portata di mano, e che pareva non lasciarsi cogliere nella sua compiutezza: un "petit rien" che non sapevo quale fosse, e neanche tu, forse la consapevolezza che il nostro amore era troppo segreto, e dunque troppo libero, e dunque gratuito, il che lo privava di quella punta di malizia o di senso del peccato che potesse conferire a una storia insolita come la nostra quel brivido sotterraneo, quella spezia che lo rende più raro e più febbrile
 
Perché questa notte trascorsa, questa sublime notte chiara e senza vento che il calendario cattolico ha scelto per una delle sue feste più belle, anche per me è stata un'ascensione, nel senso più terreno del termine, perché sono salito al settimo cielo, quello dove il piacere è più totale e assoluto. Il nostro era un appuntamento preso da tempo, e agli appuntamenti tu non sei mai mancata
 
Ma c'era qualcosa che ti allarmava, l'ho capito dalla telefonata che mi hai fatto: devo dirti una cosa, una cosa importante e definitiva, vengo solo per questo, ma solo per questo, capisci?, non per quello che pensi tu.
 
Antonio Tabucchi
Si sta facendo sempre più tardi


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