Lo stesso accade con le persone, ci sono vite che non destano curiosità e alle quali non si ha nessuna voglia di assistere, per quanto siano piene di vicissitudini, e ce ne sono altre che inspiegabilmente ipnotizzano, anche se non pare che vi accada nulla di particolare, o magari quello che veramente vi accade resta celato ai nostri occhi e possiamo solo fare supposizioni
Ma ciascuno crede di essere fatto e finito in ogni fase della sua esistenza ed è convinto di avere un carattere determinato suscettibile unicamente di variazioni di poco conto, e si consider incline a certe azioni ed esente da altre, quando invece è sicuro che da bambini e da giovani la maggior parte di noi non è ancora stata messa alla prova, non ci siamo mai visti a un bivio tra due strade e nemmeno davanti a un dilemma.
Sí, forse non siamo mai del tutto formati, ma ci andiamo configurando e precisando senza accorgercene da quando veniamo avvistati sulla superficie dell’oceano come un puntolino all’orizzonte che si trasforma in una sagoma che qualcuno scanserà o accosterà, via via che passano gli anni e gli avvenimenti ci coinvolgono, via via che accettiamo o escludiamo certe scelte o lasciamo che gli altri le facciano per noi (o l’aria, forse). Non importa chi decide, tutto è spiacevolmente irreversibile e destinato a livellarsi: ciò che è deliberato come ciò che è volontario, ciò che accade accidentalmente come ciò che viene lungamente architettato, ciò che è frutto dell’impulso momentaneo come ciò che è premeditato, alla fine a chi mai importano i perché, e ancor meno i propositi?
Javier Marias *** Così ha inizio il male