venerdì 22 aprile 2016

siamo noi stessi la causa del nostro dolore

Riletture: Javier Marias
Quanto ci abbatte un rifiuto, e quanto potere accumula colui al quale lo concediamo
[...]
Perché mai dovrebbe amarci colui che noi stessi indichiamo con dito tremante? Perché proprio lui, come se fosse tenuto a obbedirci? O perché dovrebbe desiderarci colui che ci turba o ci accende e per le cui ossa e carni ci sentiamo morire? A quale scopo una simile coincidenza? E quando ciò avviene, a che serve che duri cosí a lungo?
[...]
in parte è per imitazione ma soprattutto per convenzione, oppure perché quello che dei due ha scelto ha imposto la sua volontà, ha persuaso, ha indotto, ha spinto, ha costretto l’altro a fare ciò che l’altro non era sicuro di voler fare e a percorrere un cammino lungo il quale mai si sarebbe avventurato senza essere sospinto, scortato, guidato; mentre il lusingato, il corteggiato, colui che si è addentrato nella sua nube, si è lasciato a poco a poco trascinare. Ma non si vede perché una cosa simile debba durare, l’incantamento e la nebulosità finiscono, il sedotto si stanca o si sveglia, e allora a colui che l’ha costretto non resta che disperarsi e rimanere sgomento e vivere nell’ansia,

Cosi Ha inizio il Male
     Javier Marias

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