Starò fuori solo due giorni, ha detto lui prima di partire. Io però non ce la faccio a rimanere sola, lascio questo letto vuoto mentre una strana inquietudine mi fa camminare. C’è un silenzio innaturale in questa casa e il buio buca gli occhi, ci sono scatoloni ovunque nel corridoio, tutto è stato messo alla rinfusa, è finito intorno nella notte senza un ordine. Avanzo e procedo come se fossi sola al mondo e mi ritrovo davanti alla camera delle bambine, poi mi volto e mi aggrappo un istante a quello che vedo, eppure le cose sono al loro posto abituale.
Arrivo in cucina, prendo il latte dal frigo, le pillole, ed esco in terrazzo.
Questa solitudine è solo un esilio da Dio.
1 aprile 1963
Irene di Caccamo
tacere parlare.....
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