Ci si vede brutti, ma non è questo che ci angustia. Nell’attimo in cui viene riflesso in uno specchio, il nostro volto appare cosí diverso dall’immagine interiore che abbiamo di noi, forse perfino dall’idea di volto in generale, che certe categorie perdono di significato.
Il senso di perturbante estraneità è meno inusitato di quanto si possa credere e può manifestarsi anche in assenza di specchi. Molti, anzi quasi tutti, lo provano sentendo la propria voce registrata. Oppure vedendosi in foto. In ognuno di questi casi, però, la sensazione giunge in differita.
Lo specchio invece ha questa peculiarità: l’attimo in cui una nostra copia viene prodotta e quello in cui ne prendiamo atto coincidono.
Tommaso Pincio
- Che tortura gli specchi
- Il nostro falso specchio
- il nostro volto appare cosí diverso dall’immagine interiore che abbiamo di noi
- una modalità inversa a quella dei vampiri
- gli specchi trappole
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