martedì 2 ottobre 2018

Autostima -> essere se stessi





“Fino a ventotto anni avevo una specie di Sé sepolto che non sapeva di potersi occupare di qualunque cosa, ma che passava il tempo a rimestare besciamella e badare alle bambine. Non sapevo di avere nessuna profondità creativa. Ero una vittima del Sogno Americano, il sogno borghese della classe media. Tutto quello che volevo era un pezzettino di vita, essere sposata, avere dei bambini. Pensavo che gli incubi, le visioni, i demoni, sarebbero scomparsi se io vi avessi messo abbastanza amore nello scacciarli. Mi stavo dannando l’anima nel condurre una vita convenzionale, perché era quello per il quale ero stata educata, ed era quello che mio marito si aspettava da me … Questa vita di facciata andò in pezzi quando a ventotto anni ebbi un crollo psichico e tentai di uccidermi”.
Anne Sexton



1 commento:

  1. Buongiorno " Vita convenzionale" quante donne sono costrette a una vita convenzionale, che corrisponde alle aspettative degli altri e non alle proprie. Se non fai questo...non sei una buona moglie, se non riesci a fare quest'altro, non sei una buona madre..e così via. Quindi alla fine ti ritrovi schiacciata sulle aspettative degli altri, con un grande senso di inadeguatezza, perché, quando poi non riesci a soddisfare tutte le aspettaive a causa i impegni inderogabili, allora.. proprio allora...sei anche distratta.
    Colgo l'occasione per un grande augurio a tutti gli Angeli.
    Un abbraccio
    Ciao

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