Lucianna Argentino
poi mi penetra e apre radure
tra il mio corpo e la mia anima,
Eros mi scuote
Attracca nel porto largo
Attracca nel porto largo
delle mie cosce lui – nave ammiraglia
sbarca nella voglia che dalle sue mani
supplica la mia pelle,
lui che abbracciandomi
abbraccia la mia vita e la mia morte.
È l’elemento assorbente
– lo zero gravido d’infinito –
poi mi penetra e apre radure
tra il mio corpo e la mia anima,
crea un luogo che non è dell’uno
né dell’altra.
Lucianna Argentino
delle mie cosce lui – nave ammiraglia
sbarca nella voglia che dalle sue mani
supplica la mia pelle,
lui che abbracciandomi
abbraccia la mia vita e la mia morte.
È l’elemento assorbente
– lo zero gravido d’infinito –
poi mi penetra e apre radure
tra il mio corpo e la mia anima,
crea un luogo che non è dell’uno
né dell’altra.
Lucianna Argentino
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