sabato 28 marzo 2015

Franco Buffoni racconta Emily Dickinson: Amore

Amore

“Che l’amore sia tutto,
è ciò che sappiamo dell’amore”.
Emily Dickinson
In questo celebre aforisma di Emily Dickinson può dirsi condensato il suo pensiero profondo sul sentimento-principe. Sentimento per definire il quale gli antichi greci usavano due termini: eros e agape, l’amore provvisto di carica erotica distinto dall’amore-donazione.

Per la vita appartata, riservata e schiva che condusse; per l’afflato biblico o comunque religioso che sempre la pervase, si potrebbe supporre che soltanto il secondo ambito, quello dell’agape, sia stato di pertinenza dickinsoniana. E che all’ambito dell’eros la poetessa si sia più o meno volontariamente sempre sottratta. Sarebbe un grossolano errore. Proprio perché l’eros non venne “agito” nella vita di solitudine e di autoreclusione che Emily condusse, un erotismo fecondo, un erotismo da Cantico dei cantici prorompe dai suoi versi, attanagliando il lettore attento, quasi stordendolo.
“Prima di amare,
non ho mai vissuto pienamente”,
Emily Dickinson
scrisse ancora la poetessa. Oltre ai famigliari, chi amò - dunque - Emily? E’ la domanda che ingenuamente qualcuno potrebbe porre. Magari evocando un certo professore, un reverendo col quale Emily ebbe un intenso rapporto epistolare. Oppure safficamente alludendo a una fanciulla, che faceva parte della cerchia allargata della famiglia, segreto oggetto di palpiti amorosi. Possiamo replicare che appurare quale sia stata la persona “reale” (posto che sia mai esistita) non ha alcuna importanza? E che la grandezza dei versi ispirati all’amore e dall’amore in Dickinson abbaglia ancora di più se il dettaglio biografico rimane nell’ombra?

Franco Buffoni

Che l'Amore sia tutto quel che c'è
È tutto ciò che sappiamo dell'Amore,
È abbastanza, il carico dev'essere
Proporzionato al solco.
Emily Dickinson

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

home