venerdì 27 marzo 2015

Stavo leggendo una frase dalle lettere di Kafka a Milena



Stavo leggendo una frase dalle lettere di Kafka a Milena
Amore è il fatto che tu sei per me il coltello con cui frugo dentro me stesso

Franz Kafka
All'inizio di questi mesi furibondi e turbolenti eppure così calmi in superfice
All'inizio di questi mesi è stato così
tu sei stata per me il coltello per aprire una ferita antica e frugare nella carne viva e togliere
le incrostazioni.

Sentivo ormai da tempo una parte di me come morta, abbandonata in soffitta
E me ne andavo in giro per la vita tranquillo e sicuro
allegro anche e perfino feroce con i miserabili.
Insomma avevo raggiunto il giusto equilibrio come si suol dire
E quando da quella stanza in soffitta arrivavano degli spifferi io non ci facevo molta attenzione
me ne uscivo in giro con il mio equilibrio e la mia sicurezza
nel mondo che avevo disegnato.

Un po' cinico e disincantato mi ero messo dietro le spalle i buoni sentimenti
gli ideali le passioni - gli inganni mi dicevo - del passato
senza rimpianti nè patemi.
Avevo i miei ricordi e i miei sogni ora erano molto piu' semplici e concreti.

Poi piano piano ho preso il coltello e mentre la ferita sanguinava il dolore si confondeva con il sollievo
non ci crederai ma proprio così mia cara un sollievo velato di malinconia e di pianto.
Da quanti anni non mi scendevano più le lacrime non lo ricordavo piu'

In questi mesi non ero così solido e concreto con i piedi ben piantati
ho barcollato un po' a volte ho rischiato di cadere
sono finito contro i lampioni
ma mi sentivo più leggero
un po' triste ma piu' leggero.

La paura i dubbi le notti piene di pensieri lo smarrimento e di nuovo la paura
Ti parlavo ti parlo in silenzio

Quella parte in soffitta piano piano sta riprendendo vita
ho aperto le finestre ed entra un po di luce

Tu sei così paziente e io ne avevo bisogno quanta ne occorre per un bambino
impaurito ma vivo e straripante come un fiume in piena.

tu ..... o non riesco a dare forma ai pensieri che mi agitano
mio adorato preziosissimo bene
G.


«ciò che tu sei per me, Milena, per me al di là di tutto il mondo in cui viviamo, non è detto nei quotidiani brandelli di carta che ti ho scritto» …

«decisiva è la mia incapacità di arrivare al di là delle lettere…e decisiva è la voce irresistibilmente forte, come dire la voce tua che mi esorta a stare zitto».

Franz Kafka




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