Edna O'Brien
Pianse con un tale piacere, pianse come una bambina che ha fatto una cosa bella e viene lodata per questo, anche se non riesce a reggere il peso dell’emozione. Pianse per tutto il tragitto fino alla cittadina sul lago e singhiozzò mentre attraversavano il vecchio ponte diretti alla bella strada di campagna buia e frondosa che conduceva a casa. Pianse come un uccello che ritrova il nido. Perciò pensarono che fosse una figlia distrutta dal dolore quella che passò davanti alla fila dei convenuti fuori dal cancello della chiesa e che strinse la mano o sfiorò il braccio a chi le andava incontro per salutarla. Un amico le aveva fatto trovare un mazzo di fiori al banco dove aveva noleggiato l’auto e adesso lei li portava come se li avesse scelti appositamente.
Pensò: «Pensano che sia dolore, ma non è il dolore che pensano loro. È vuoto, piú che dolore. È il dolore di non poter mai piú essere sincera. Non è un dolore falso ma non cede, è sangue da una pietra».
Oggetto d'amore
(Una rosa nel cuore di New York )
Edna O'Brien
Edna O'Brien
Edna O'Brien:
- Oggetto d'amore (racconti)
- Una rosa nel cuore di New York (racconto)
- Suor imelda
- Una donna scandalosa (racconto)
- Le signorine Connor (racconto)
- Bagordi irlandesi (racconto)
- le letture del blog (citazioni di libri presenti nel blog)
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