Riletture:
Javier Marias
Javier Marias
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La camicia da notte era bianca o écru, di seta, e doveva essere lievemente trasparente oppure, per effetto della luce – una discreta applique del corridoio –, lasciava trasparire piú del dovuto, permettendomi di vederla quasi nuda, ma avvolta da una stoffa leggera, che forse è il modo piú attraente di vedere la nudità di un corpo attraente, perché la visione conserva un che di divinatorio, di clandestino e furtivo. [...]
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o conservo ancora l’immagine di Beatriz Noguera quella notte: riuscii a intravedere – o forse un po’ di piú che intravedere – che sotto quella camicia da notte non c’era niente, neppure quel minimo indumento intimo che molte donne preferiscono tenere addosso anche durante il sonno, forse come protezione scaramantica, forse per non correre il rischio di macchiare le lenzuola con umidori involontari. Javier Marias
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